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In Piemonte sciopero contro il taglio degli organici

Le OO.SS. piemontesi della scuola e la Direzione regionale per l’Istruzione del Piemonte si sono incontrate in data odierna per proseguire sia l’esame delle proposte di costituzione degli organici del personale docente per l’A.S. 2002/2003 sia il tentativo di conciliazione obbligatoria ai sensi della legge 146/90

11/03/2002
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CGIL.CISL.UIL. Scuola Piemonte e SNALS Piemonte

Alla Direzione Regionale per l’Istruzione del Piemonte

Al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca

Ai Prefetti della Regione Piemonte

LORO SEDI

Le OO.SS. piemontesi della scuola e la Direzione regionale per l’Istruzione del Piemonte si sono incontrate in data odierna per proseguire sia l’esame delle proposte di costituzione degli organici del personale docente per l’A.S. 2002/2003 sia il tentativo di conciliazione obbligatoria ai sensi della legge 146/90.

Durante l’incontro si è preso atto che la dotazione organica prevista dal MIUR per il Piemonte risulta totalmente inadeguata a mantenere gli attuali livelli quantitativi e qualitativi del servizio.

Infatti, le proposte di attuazione dei tagli previsti mettono capo ai seguenti risultati:

verrebbero istituite nuove sezioni di scuola materna, a fronte di una crescente richiesta da parte delle famiglie e con tutte le condizioni di realizzazione presenti, solo a condizione di cancellare i progetti che arricchiscono l’offerta formativa in questo grado di istruzione in alcune province del Piemonte;
sarebbe cancellato totalmente l’insegnamento della seconda lingua nei primi tre anni della scuola elementare;
si alzerebbe il tetto massimo di alunni presenti nelle pluriclassi delle sedi disagiate;
si assisterebbe alla generalizzazione del modello organizzativo di 4 insegnanti su 3 classi nella scuola elementare;
sarebbero previste classi con più di un alunno in situazione di handicap e con un numero complessivo di alunni superiore a 20 in tutti gli ordini di scuola;
verrebbero accorpate tutte le classi di prosecuzione se costituite con numeri ridotti di alunni ponendo problemi alla continuità didattica e indipendentemente dai libri di testo già in possesso;
in tutte le scuole medie in cui funzionano corsi non completi a tempo prolungato vi sarebbe una riduzione del numero delle nuove classi prime con questo modello organizzativo;
sarebbero negate le autorizzazioni al funzionamento di corsi differenti nelle scuole superiori nel caso in cui il numero degli studenti consenta l’istituzione di solo due classi prime,
nella secondaria verrebbero lasciati consistenti spezzoni orari senza abbinamenti ben sapendo che essi non possono più essere riunificati per costituire cattedre prima del conferimento delle supplenze annuali,
ci sarebbe il rinvio alla competenza dei Dirigenti Scolastici per una quota molto consistente di posti si sostegno in deroga senza effettiva certezza sulla loro attivazione reale.
Tutto ciò rende la scuola piemontese più debole di fronte alle richieste che la società e le famiglie pongono, mette il personale in condizione di disagio e realizza una grave ingiustizia.

Infatti, i tagli all’organico sono giustificati dal MIUR con una riduzione del numero complessivo degli alunni ma in Piemonte, considerando solo le stesse previsione dello stesso ministero, il numero complessivo degli alunni previsti è in crescita netta.

La forte compromissione dei livelli qualitativi dell’istruzione nel Piemonte non consente di realizzare i tagli previsti e, con la piena consapevolezza della stessa Direzione regionale, anche dopo l’applicazione di quei criteri sopra indicati rimane ancora un deficit di posti e cattedre.

Inoltre, i tagli alla dotazione organica per i docenti ci paiono un segnale assai preoccupante rispetto agli organici del personale ATA di cui ancora oggi non si parla ma che, finora, sono sempre stati oggetto di pesantissimi interventi di riduzione.

Per questi motivi, CGIL.CISL.UIL. Scuola Piemonte e SNALS Piemonte, non avendo ottenuto sufficienti garanzie dal Direttore regionale per l’Istruzione del Piemonte sul ripristino di condizioni accettabili, ritengono fallito il tentativo di conciliazione preventivo ai sensi della legge 146/90 e proclamano lo sciopero di tutti i lavoratori della scuola per l’intera giornata del 19 marzo 2002.

CGIL.CISL.UIL. Scuola Piemonte e SNALS Piemonte si impegnano da subito a sensibilizzare gli Enti Locali, a partire dalla Regione Piemonte, al fine di reperire risorse aggiuntive che possano cercare di controbilanciare i tagli per mantenere il più possibile inalterati gli standard del servizio scolastico.

Pubblichiamo il volantino dello sciopero

Torino, 4 marzo 2002

CGIL SCUOLA PIEMONTE A.Badini

CISL SCUOLA PIEMONTE M.Novazio

UIL SCUOLA PIEMONTE L.Patriarca

SNALS PIEMONTE B.Manucci