Il governo liberticida. Dalla libertà di insegnamento a quella di stampa
Terremoto Abruzzo: il caso della trasmissione "Anno Zero", condotta da Michele Santoro, e la sospensione di Vauro.
Si chiama Popolo della libertà il partito di maggioranza, ma finora ha solo attentato alle libertà costituzionali dei cittadini e dei lavoratori.
L'ultimo episodio in ordine di tempo riguarda la trasmissione televisiva "Anno Zero", condotta da Michele Santoro.
La puntata sul terremoto in Abruzzo ha suscitato putiferio nella maggioranza (e non solo in essa, purtroppo). Sono stati usati i peggiori aggettivi nei confronti della trasmissione, del suo conduttore e dei collaboratori, tutti accusati... di cosa?
Dalla reazione del capo del governo e dei suoi luogotenenti si è capito che Santoro e i suoi hanno detto bugie, quindi ci si sarebbe aspettata quanto meno una querela. Ma querela non c'è stata. Solo un bel bavaglio.
Nei paesi democratici il governo deve tacere su tutto ciò che dice la stampa. Se tramite stampa si diffondono notizie false, interviene la magistratura. Qui da noi, invece, il governo si pronuncia su tutto. Cosa deve fare il magistrato? Lo decide il governo. Cosa deve fare l'insegnante? Lo decide il governo. Cosa deve dire la stampa? Lo decide il governo. Cosa deve fare il sindacato? Lo decide il governo.
Nel settore pubblico abbiamo già sperimentato la furia liberticida del Ministro Brunetta che, con la sua legge di "riforma", cancella di fatto l'unica vera riforma della pubblica amministrazione: la separazione tra politica e gestione, rimettendo il trattamento del personale all'arbitrio del ministro di turno. Il disegno retrivo del governo sarebbe completo se fosse approvato il ddl Aprea sulla gestione della scuola che, tra le altre cose, sottrae ai docenti la responsabilità (e la libertà) delle scelte didattiche, sottoponendoli a un consiglio di amministrazione di nomina politica.
Nell'ultimo caso, quello di "Anno Zero", i dirigenti del servizio pubblico, della Rai, hanno dichiarato che la trasmissione in questione non era equilibrata e hanno sospeso dalle apparizioni il vignettista Vauro perché la sua satira sarebbe stata ... "indecente", come ha detto il Presidente della Camera.
Noi non ci pronunciamo sul valore della trasmissione, né sulle vignette di Vauro, ma in democrazia esiste un solo motto: "Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo" (attribuito a Voltaire). Questo è il senso della libertà. Tutto il resto sono chiacchiere da imbonitori.
PandoraTv ha diffuso un appello per la libera informazione e per Vauro. Lo ha firmato anche Staino che pure ha dichiarato di essere un critico del vignettista del Manifesto.
Roma, 19 aprile 2009
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