Alternanza scuola-lavoro: cancellare la quantificazione precisa delle ore
La nostra battaglia per cambiarla non si è fermata. Con il contratto di lavoro abbiamo ottenuto la contrattazione delle risorse dell’alternanza.
Siamo stati primi a denunciare l’idea di scuola della legge 107/15 che, invece di creare cittadini culturalmente competenti, rischia di preparare lavoratori in possesso di competenze volatili, per questa o quell’azienda.
Siamo stati in prima linea a denunciare che l’imposizione di un numero minimo di ore in alternanza, combinata all’enfasi sulle attività da svolgere durante i periodi di sospensione delle attività didattiche, avrebbe comportato l’utilizzo esteso e senza freno di studenti in mere attività lavorative gratuite in sostituzione di lavoratori salariati.
Contro le norme sbagliate della 107/15, in tema di alternanza scuola-lavoro, la FLC CGIL ha promosso una campagna referendaria di cui rivendica i contenuti e l’orizzonte politico e valoriale.
La FLC CGIL chiede:
- La cancellazione delle norme sulla precisa quantificazione delle ore dei percorsi (400 ore nei tecnici e professionali, 200 ore nei licei).
- La cancellazione delle norme sulla valutazione dell’alternanza scuola-lavoro negli esami di Stato.
- La cancellazione delle norme del Jobs act che confondono l’alternanza con l’apprendistato.
- L’approvazione di una Carta dei diritti che ponga veramente al centro dei processi educativi i bisogni e le aspirazioni di studentesse e studenti.
- La totale gratuità dei percorsi per le famiglie.
- La piena competenza degli organi collegiali nella progettazione e nella programmazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro.
Già nella pre intesa del 9 febbraio 2018 abbiamo ottenuto la contrattazione delle risorse dell’alternanza.
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