La scuola dell’Est dieci anni dopo.
Germania, novembre 1999
NOVEMBRE
La scuola dell’Est dieci anni dopo. Intervistata dal giornale del sindacato francese Fsu Eva Marie Stange, proveniente dall’ex-Ddr e presidente della Gew, il più importante sindacato degli insegnanti tedeschi, ha fatto una panoramica della situazione scolastica dell’Est non molto incoraggiante.
Sul fronte dell’utenza nei cinque lander dell’est le famiglie trovano difficoltà nella scelta tra tre tipi di scuola (liceo, scuola secondaria e scuola professionale) che avviene al termine della quarta, anche perché il nuovo sistema produce una selezione precoce.
Sul fronte degli insegnanti tre fattori hanno portato ad una forte riduzione degli organici: circa 20.000 docenti sono stati "epurati" dopo la riunificazione, altri sono stati "ridotti" col passaggio del numero di alunni per classe da 25 a 33 e dell’orario di servizio da 21 a 28 ore, altri ancora per la modifica dei programmi e delle materie di insegnamento. Queste ultime operazioni sono state fatte prevalentemente attraverso i prepensionamenti degli ultracinquantacinquenni. Per difendere l’occupazione la Gew ha siglato con i Lander dell’Est accordi che prevedono un part-time con riduzione di salario, ma si tratta di accordi difficili da digerire se si pensa che gli stipendi dell’Est sono già l’86,5% di quelli dell’Ovest.
Sul fronte sindacale si vivono tutte le conseguenze di questa situazione: l’incapacità di far fronte ai licenziamenti crea disaffezione nei confronti dei sindacati, anche verso la Gew, che pure va meglio di altri, e anche nella scuola, dove la disaffezione non ha comunque raggiunto i livelli dell’industria.
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