Gran Bretagna, Lea addio!
Anno di cambiamenti nella scuola di Blair. Cambia il curricolo elementare, il sistema secondario, l’esame finale, il cibo nelle mense e persino il nome dei distretti scolastici. Ma è tutt’altro che oro quello che luccica!
Lea non èquesta volta la protagonista di un romanzo rosa. E’ un acronimo che sta per “Local Education Authorities”, i distretti scolastici da cui nella terra d’Albione dipendono le scuole. Ma niente paura: la tradizionale organizzazione decentrata che da 100 anni regge il sistema educativo britannico perde solo la E. Da quest’anno infatti si chiameranno solo “Local Authorities” o, se si preferisce “LAs”.
Un cambiamento da poco ma che fa notizia alla BBC, che sembra presentarci un’utenza più attenta alle divise scolastiche o ai prezzi delle cartelle che alle questioni di ordinamento.
Già più di sostanza le questioni che riguardano i cibi scolastici, non solo quelli offerti dalle mense ma anche quelli distribuiti dalle macchinette o dai banchetti di vendita. Da queste ultime saranno banditi dolci, bibite gassate, patatine e noccioline salate.
E anche le mense cambieranno menù: escluse salsicce e hamburger, niente sale sui tavoli, e non più di due fritti a settimana. Al contrario tutti i pasti conterranno almeno due porzioni di frutta e vegetali ogni giorno e ci sarà pesce almeno due volte alla settimana sui tavoli di mensa della scuola secondaria.
E questo è solo l’inizio. In futuro gli standard saranno ancora più rigidi per garantire solo il minimo nutrizionale necessario. Ma ci si chiede se tutti reggeranno ciò Si pensa alle piccole scuole di campagna, ma anche ai ragazzi che potrebbero tornare al cestino portato da casa.
Ma le restrizioni a mensa sono nulla rispetto a ciò che le ragazze e i ragazzi britannici troveranno in merito alla disciplina. Entro Natale dovrebbero infatti essere varate le nuove regole e nuove sanzioni per chi non le rispetta facendola finita con la cultura di alunni e genitori che pensano che la scuola nulla possa fare contro di loro. E le misure riguarderanno anche la responsabilità per le famiglie dei ragazzi che vengono espulsi da scuola: per i primi cinque giorni saranno i genitori ad assicurarsi che questi non restino per starada, dal sesto giorno interverranno i servizi municipali.
Nella scuola primaria ci saranno interventi che riguarderanno soprattutto la madrelingua e la matematica: gli imprenditori continuano a lamentare diffuse lacune di base dei loro dipendenti nel parlare, nella punteggiatura e nel calcolo a mente. Tutte cose confermate dai test fatti sui bambini di 7 e 11 anni. Così in Inglese ci sarà un’attenzione più forte nella fonetica imparata leggendo, il che vuol dire l’apprendimento dei suoni delle lettere o dei dittonghi prima di imparare ad affrontare le parole per intero. Infatti per la prima il programma recita “legare i suoni alle lettere, denominando e pronunciando le lettere dell’alfabeto”.ed in terza dovranno saper leggere autonomamente usando correttamente la pronuncia. Ed in matematica il programma sarà da subito più duro: per esempio già in prima i bambini dovranno conoscere le tabelline del due, del cinque e del dieci.
Nella secondaria i cambiamenti riguarderanno più il sistema che il curriculum. Per quanto le cose siano ancora un po’ indietro si fa un gran parlare dei nuovi AS level ( esami di maturità più lunghi, su due anni, e più complessi), dei Baccalaureato Internazionale e dei nuovi Diplomi in stile continentale ( in Gran Bretagna vige il sistema delle certificazioni per materia, non quello dei diplomi complessivi) di cui sono partite le esperienze pilota. Comunque è evidente che un cambiamento è in atto.
Si parla anche molto delle Trust Schools, le scuole trasformate in fondazioni e sorrette da uno o più sponsor: all’ottimismo del primo momento si è sostituita la paura che per gli sponsor le spese siano troppo alte. Al di là delle polemiche, che pure non mancano, per i genitori la mappa delle scuole si complica ulterioremente: Community schools, Foundation schools, Trust Schools, City Academies, Specialist Collages, Comprehensive Schools, Grammar Schools.
Roma, 6 settembre 2006
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