Francia: un’altra giornata di agitazioni contro l’allungamento dell’età pensionistica
70 località della Francia investite dal movimento di protesta contro l’allungamento dell’età pensionistica. Manifestazioni davanti a prefetture, sedi del partito di governo e persino abitazioni dei parlamentari.
Ieri 15 settembre è stata un’altra giornata di agitazioni su tutto il territorio francese. Dopo il successo dello sciopero del 7 settembre scorso, il movimento contro la riforma delle pensioni, che allunga il pensionamento di vecchiaia da 60 a 62 anni, si è andato articolando nelle diverse località della Francia.
Secondo il quotidiano Liberation ieri a Parigi davanti all’Assemblea nazionale erano circa 5.000 le persone che manifestavano contro la “legge ingiusta” proprio mentre il Parlamento ne discuteva.
Ma nello stesso tempo in 70 città e cittadine della Francia si svolgevano cortei presidi sit-in e manifestazioni indetti da fronti sindacali a geometria variabile (Force Ouvriere ha dato forfait in alcune situazioni). E’ quanto emerge dal sito del sindacato dell’educazione FSU.
Prese di mira le Prefetture, le sottoprefetture e le legazioni parlamentari locali ma anche le sedi della UMP (il partito di governo), del MEDEF (la confinduatria francese), e persino le abitazioni dei parlamentari o i municipi dove alcuni di questi ricoprono la carica di sindaco. A Sisteron (Provenza) mentre il sindaco era a Parigi in seduta parlamentare i dimostranti hanno occupato il municipio.
Il movimento proseguirà in forma articolata il 23 settembre prossimo con un’altra giornata d’azione nella quale sono previsti scioperi e manifestazioni, che sono già state indette in 51 città.
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