Forum sociale europeo di Malmoe. Università sotto tiro
L'università è sotto tiro in tutta Europa, sicuramente in quella meridionale.


E' quello che emerge dal dibattito sull'opposizione al neoliberismo dove si confrontano Marisa Sanchez Simon (Feccoo Spagna) Marc Champesme (Snesup Francia) Francesco Sinopoli (FLC Cgil Italia) e Marie Cotora (Unef Francia). Inutile nascondersi che la situazione peggiore è quella italiana: fa molta impressione la denuncia che il passaggio alle fondazioni può significare la privatizzazione delle università ma anche l'alienazione dei loro immobili storici per fare cassa e sopperire alla mancanza dei finanziamenti pubblici. Una situazione che in prospettiva sembra porsi anche nella Francia di Sarkozy anch'essa avviata sulla via delle fondazioni. Qui i tagli incidono già pesantemente sui servizi per gli studenti, tradizionalmente più diffusi ed efficienti che in Italia. Le cose vanno un po' meglio in Spagna col governo socialista, ma anche la politica universitaria di Zapatero è contraddittoria e talvolta cede alle lusinghe liberiste. Cosi' se sono stati contrattualizzati i docenti e i ricercatori, compresi I precari e i borsisti, che cosi vedono riconosciuti i loro diritti, ci sono pero' contratti differenti per ordinari ed ex-precari.
Numerosi gli interventi dal pubblico dove sono presenti studenti universitari organizzati, come I tedeschi della Gew-Studi, commissione studentesca associata al sindacato degli insegnanti. Per tutti al termine un impegno a non perdersi di vista e a coordinarsi per costruire un fronte di resistenza alle politiche neoliberiste nell'università.
Roma 23 settembre 2008
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