Albania. Blitz estivo della polizia distrugge la sede dei sindacati albanesi.
Adducendo a pretesto l’occupazione illegale dell’edificio, la polizia distrugge locali, attrezzature e materiali delle due confederazioni sindacali albanesi e dei sindacati dell’educazione. La denuncia dell’Internazionale dell’Educazione
A metà agosto, alle 10 del mattino, rappresentanti dell’Ufficio per l’esecuzione delle sentenze del Tribunale di Tirana, accompagnati da un vasto schieramento di forze di polizia, hanno intimato ai due sindacati confederali albanesi di lasciare l’edificio in cui sono situati tutti gli uffici delle diverse federazioni, tra cui quelle dell’educazione.Il pretesto per l’atto di sgombero da parte dei proprietari: l’aver affittato l’edificio ad un’università privata, a prezzi vantaggiosi data la sua posizione centrale. Dopo un’accesa discussione con i sindacalisti presenti, la polizia ha cominciato a fracassare tutte le porte e ad allontanare le persone distruggendo tutti gli arredi – tavoli, computer e armadi- e tutti i documenti.
Nel denunciare il fatto, i sindacati albanesi hanno accusato esplicitamente il governo di essere il mandante di tale operazione e fino ad ora alle organizzazioni sindacali non è stata offerta nessuna altra soluzione logistica.
L’Internazionale dell’educazione e la Confederazione Europea dei sindacati hanno inviato una lettera di protesta al governo Albanese. Anche la FLC ha espresso la propria solidarietà ai sindacati dell’educazione albanesi, con cui mantiene stretti rapporti di cooperazione .
Roma, 31 agosto 2007
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