23 giugno. Giornata mondiale dei servizi pubblici. Un appello dei Sindacati e delle organizzazioni non governative ai governi di tutto il mondo
Il 23 giugno, l’Internazionale dell’Educazione, l’Internazionale dei servizi pubblici e l’Oxfam hanno lanciato un appello ai governi di tutto il mondo, chiedendo le risorse finanziarie per l’assunzione di decine di milioni di lavoratori qualificati nel settore della sanità e dell’educazione. L’attuale gap impedisce, infatti, di fornire servizi di qualità e di realizzare il diritto fondamentale al loro accesso universale.
Sono più di 4 milioni nel settore sanitario e di 18 milioni, in quello educativo, i lavoratori necessari a garantire l’accesso universale all’istruzione e alla salute.
Per questo motivo le due organizzazioni sindacali mondiali dei servizi pubblici e dell’educazione, insieme con l’Oxfam, la più grande organizzazione non governativa a livello mondiale, hanno lanciato un appello per assumere il personale necessario per raggiungere gli obiettivi del Millennio entro la data prevista, fine 2015. Non si tratta, però, solo di quantità.
Occorre anche agire sulla preparazione del personale, perché dalla qualità della professionalità dipende la qualità del servizio. In alcuni paesi, soprattutto Africani, solo il 10% della popolazione può godere di operatori sanitari formati. Ciò significa alti tassi di morti per parto e di mortalità infantile, diffusione di malattie come la tubercolosi e la malaria. Così nelle scuole molti insegnanti sono assunti senza alcuna preparazione specifica e devono lavorare in condizioni estremamente disagiate.
Sindacati ed Oxfam fanno quindi appello ai membri del G8 che si incontreranno in Giappone a rispettare gli impegni assunti e accrescere le risorse da destinare ai paesi in maggiori difficoltà.
Roma, 25 giugno 2008
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