Contratto “Istruzione e ricerca” 2019-2021: la consultazione dà il mandato alla sottoscrizione definitiva
In tantissime e tantissimi hanno partecipato al voto. I voti favorevoli si attestano al 96,62% sull’intero comparto, i voti contrari rappresentano l’1,71%, gli astenuti l’1,57% e il restante sono schede bianche o nulle.
Grazie alle più di 2.500 assemblee svolte dalla FLC CGIL in tutti i territori, nelle scuole, nelle università, negli enti di ricerca, nelle accademie e nei conservatori – e che si stanno tuttora svolgendo e incrementando sui temi dello sciopero del prossimo 17 novembre - abbiamo dato alle lavoratrici ed ai lavoratori del nostro comparto, iscritti/e e non, la possibilità di partecipare e di dire la propria sulla sottoscrizione dell’Ipotesi di CCNL 2019-2021.
La FLC CGIL è stata l’unica tra le organizzazioni sindacali firmatarie a raccogliere in queste assemblee l’espressione di voto delle proprie iscritte e dei propri iscritti sulla firma definitiva del contratto, in quanto per noi il mandato delle lavoratrici e dei lavoratori che rappresentiamo, e quindi l’esito di tale consultazione, è da Statuto vincolante rispetto alle scelte dell’organizzazione.
I dati raccolti che ci sono pervenuti dalle province di tutte le Regioni del paese, confermano con forza la scelta fatta il 14 luglio scorso.
Di seguito diamo conto del risultato definitivo
Hanno partecipato al voto tantissime e tantissimi iscritte e iscritti.
I voti favorevoli si attestano al 96,62% sull’intero comparto, mentre i voti contrari rappresentano l’1,71%, gli astenuti l’1,57% e il restante sono schede bianche o nulle (lo 0,10%) dove si è votato a scrutinio segreto.
Alle assemblee hanno inoltre partecipato anche molte lavoratrici e molti lavoratori non iscritti, che si sono espressi anch’essi nella quasi totalità a favore della firma definitiva del Ccnl.
Vogliamo ovviamente ringraziare tutte e tutti coloro che hanno deciso di partecipare, esprimendo il proprio consenso, il proprio dissenso o i propri dubbi.
Forti di questo risultato, proseguiamo ora la trattativa sulle sequenze contrattuali; innanzitutto, sull’ordinamento professionale del personale degli enti di ricerca, sull’adeguamento della disciplina del personale delle Aziende Ospedaliere Universitarie e sull’attuazione del contratto di ricerca nelle università: tutti tavoli attualmente in corso. Seguiranno: la disciplina del trattamento economico dei Collaboratori ed Esperti Linguistici, la disciplina del rapporto di lavoro del tecnologo a tempo indeterminato, il personale delle scuole italiane all’estero, la responsabilità disciplinare per il personale docente ed educativo.
Infine, siamo da tempo già impegnati nella battaglia per rivendicare risorse adeguate per il rinnovo del CCNL Istruzione e ricerca 2022-2024 per tutto il personale, stabile e precario, nella Legge di Bilancio 2024. Infatti, lo stanziamento attuale corrisponde a meno di un terzo della perdita del potere di acquisto, a fronte di un’inflazione cumulata nel triennio di riferimento pari a circa il 18%.
Per questa e per molte altre ragioni, insieme alle Confederazioni di Cgil e Uil, abbiamo appunto proclamato lo sciopero nazionale per l’intera giornata di venerdì 17 novembre di tutto il personale di scuola, università, ricerca, AFAM, formazione professionale e scuola non statale.
Venerdì 17 novembre sciopereremo e saremo quindi insieme nelle piazze di tutta Italia per il nostro futuro e il futuro del Paese
Perché l’investimento nella conoscenza è l’investimento sul futuro e un Paese che taglia sulla conoscenza è un Paese che taglia il proprio futuro.
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