AFAM: le istituzioni possono prorogare per il 2023/24 le graduatorie dei tecnici di laboratorio
In attesa della regolazione del rapporto di lavoro attraverso il CCNL.
Il Ministero dell’Università e della Ricerca con nota 8350 del 5 luglio 2023 segnala che sono in corso presso l’A.R.A.N. le trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto istruzione e ricerca, nel cui ambito dovrà essere disciplinato, il rapporto di lavoro dei tecnici di laboratorio. Il nuovo contratto collettivo nazionale sarà stipulato all’esito delle trattative.
La nota ricorda che la legge di bilancio 2021 (Legge 178/2020 art. 1, comma 892) ha previsto l’inserimento dei profili dei tecnici di laboratorio negli organici delle Istituzioni AFAM, lo stanziamento di 15 milioni di euro annui (divenuti 19,5 milioni con gli ulteriori stanziamenti di cui alla Legge 234/21) la disciplina del rapporto di lavoro nell’ambito del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto “Istruzione e Ricerca”.
Non appena il CCNL avrà disciplinato il rapporto di lavoro di questi profili professionali, potrà essere adottato il decreto che ripartisce le risorse stanziate e ne definisce il reclutamento a tempo indeterminato da parte delle istituzioni AFAM, valorizzando il servizio prestato.
Pertanto nelle more della stipula del nuovo CCNL e dell’adozione del decreto ministeriale, le Istituzioni possono prorogare per l’anno accademico 2023/2024 le graduatorie relative ai tecnici di laboratorio già formate negli anni precedenti “al fine di garantire il necessario supporto alle attività didattiche e di non compromettere il percorso di valorizzazione dell’esperienza professionale maturata dai tecnici in servizio con contratto di lavoro flessibile.”
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