Le novità per la scuola nel Decreto Lavoro
Definito un ampliamento delle coperture assicurative per incidenti durante le attività dei PCTO, di cui non è prevista l’auspicata rivisitazione. Alcune novità tra conferme e sovrapposizioni.
Il D.L. n. 48/2023, il cosiddetto "Decreto Lavoro", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 4 maggio ed in vigore dal 5 maggio, presenta alcune novità per il sistema di istruzione.
In particolare, gli articoli 17 e 18 introducono rispettivamente l’istituzione di un fondo per i familiari degli studenti vittime di infortuni occorsi durante le attività previste dai percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO) e l’estensione della tutela assicurativa degli studenti e del personale del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore.
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È istituito un fondo di 10 milioni di euro per l’anno 2023 e di 2 milioni di euro annui, a decorrere dall’anno 2024 per riconoscere un sostegno economico ai familiari degli studenti delle scuole o istituti di istruzione di ogni ordine e grado, anche privati, comprese le strutture formative per i percorsi di IeFP e le Università, deceduti a seguito di infortuni occorsi, successivamente al 1° gennaio 2018. Il sostegno erogato sarà cumulabile con l’assegno una tantum corrisposto dall’INAIL per gli assicurati.
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Si puntualizza che la progettazione dei PCTO deve essere coerente con il piano triennale dell’offerta formativa (PTOF) e si prevede che le istituzioni scolastiche individuino la figura del docente coordinatore di progettazione senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Con un ulteriore decreto del Ministro dell’istruzione e del merito saranno individuate le modalità per effettuare il monitoraggio qualitativo dei PCTO.
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Le imprese iscritte nel registro nazionale per l’alternanza integrano il proprio documento di valutazione dei rischi con specifiche misure di prevenzione per gli studenti impegnati nelle attività dei PCTO. Per tali imprese saranno disponibili anche informazioni relative alle capacità strutturali, tecnologiche e organizzative dell’impresa, nonché alle pregresse esperienze maturate nei PCTO insieme ad associazioni di categoria, reti di scuole, enti territoriali. La precedente piattaforma viene ridenominata «Piattaforma per i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento»
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L’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro si applica, limitatamente agli eventi avvenuti all’interno dei luoghi di svolgimento delle attività o comunque nell’ambito delle attività programmate, al sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore (ITS, università e AFAM). È prevista l’estensione della tutela assicurativa per studenti, insegnanti, esperti esterni, assistenti addetti alle esercitazioni tecnico-scientifiche e alle attività laboratoriali, istruttori e personale ausiliario e tecnico-amministrativo.
Le nostre considerazioni
Gli interventi finalizzati al risarcimento, annunciati a partire da gennaio scorso durante gli incontri convocati dal governo, seguono la spinta emotiva prodotta dalle morti degli studenti Lorenzo Parelli, Giuseppe Lenoci e Giuliano De Seta. In particolare, si richiama alla memoria la morte senza “risarcimento” di Giuliano, 18 anni appena compiuti, schiacciato da una lastra di metallo di due tonnellate. In quel caso, l’Inail aveva concesso solo un assegno per le spese funebri perché la morte non ha comportato la perdita della fonte primaria del reddito familiare. Le risorse stanziate ci sembrano insufficienti rispetto alla platea degli studenti coinvolti, pur se si apprezza la copertura assicurativa sia dei docenti che dei discenti e senza limitazioni spaziali all’interno delle strutture scolastiche e delle attività programmate. Si tratta di atti risarcitori necessari, ma, come abbiamo ribadito durante i pochi incontri con il governo, consideriamo fondamentale e urgente rendere totalmente sicuri gli ambienti delle aziende che ospitano studenti in formazione. Inoltre, pur se consideriamo condivisibile qualsiasi misura di rafforzamento delle misure di sicurezza, secondo la FLC CGIL, dovrebbe cadere l’obbligatorietà dei PCTO lasciando alle scuole l’autonomia della programmazione di questi percorsi didattici. Il decreto puntualizza il consolidato percorso relativo alla progettazione dei PCTO in coerenza con il PTOF, mentre l’istituzione, senza nuovi o maggiori oneri, della figura del docente coordinatore di progettazione appare come l’ennesima sovrapposizione rispetto a tutor, orientatori, coordinatori già presenti nelle scuole, nell’ottica di una pericolosa frammentazione della professionalità docente. A ciò non possiamo non aggiungere la considerazione sulla modalità di introduzione per decreto di questa nuova figura quando l’organizzazione e l’utilizzo del personale è prerogativa del CCNL. Infine, appare poco chiaro come il Ministero possa fornire all’autonoma attività di verifica e valutazione dei Collegi Docenti e dei Consigli di classe “le modalità per effettuare il monitoraggio qualitativo dei PCTO”. La FLC CGIL, rappresentando il sentire della maggioranza del personale, degli studenti, delle famiglie, ha chiesto ripetutamente una revisione dei PCTO, un modello che subordina la scuola e l’istruzione al mondo dell’impresa, mentre è indispensabile riportare l’apprendimento concreto, la formazione pratica degli studenti come metodologia didattica all’interno della scuola, prevedendo le compresenze e rafforzando i laboratori che da anni subiscono tagli.
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