Mobilità dirigenti scolastici 2015/2016: il Miur smentisce se stesso
La riduzione a mera informazione sindacale di aspetti fondamentali del rapporto di lavoro produce contraddizioni e colpisce i diritti dei lavoratori.
Sulle operazioni di attribuzione degli incarichi dirigenziali (conferme, mutamenti, mobilità interregionale) con decorrenza dal 1 settembre 2015, il MIUR aveva indirizzato, con atto unilaterale, la nota 15510 del 21/05/2015 ai Direttori Generali degli USR.
In tale nota, dopo aver riportato nella prima pagina in modo corretto ed integrale l’ordine previsto per l’assegnazione degli incarichi dirigenziali dall’articolo 11 comma 5 del CCNL dell’area V sottoscritto l’11/04/2006, nell’elencare nel dettaglio la procedura delle operazioni introduceva nella lettera d) la nuova tipologia del “mutamento dell’incarico a seguito di sottodimensionamento delle istituzioni scolastiche”, separandola dalla lettera b) “mutamento dell’incarico a seguito di ristrutturazione o riorganizzazione dell’ufficio dirigenziale” e collocandola in una fase successiva al conferimento di nuovo incarico e all’assegnazione degli incarichi ai dirigenti che rientrano dal collocamento fuori ruolo.
A seguito di segnalazioni fatte dalla FLC CGIL in sede di informativa regionale, il MIUR prende atto della forzatura fatta nella nota del 21 maggio scorso e, con nuovo atto unilaterale, smentisce se stesso chiarendo, con nota 16515 del 4 giugno 2015, che la nuova tipologia prevista nella lettera d) va ricompresa nella lettera b), come previsto dall’articolo 11 comma 5 del CCNL dell’11/04/2006.
L’episodio, ancora una volta, costituisce un esempio lampante delle conseguenze, volute dal D.Lgs. 150/09, derivanti dalla riduzione di materie contrattuali a semplice informativa, vissuta dal MIUR come semplice atto burocratico e senza vero ascolto delle proposte delle Organizzazioni Sindacali.
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