Continua la mobilitazione dei dirigenti scolastici in difesa dei loro diritti retributivi
Il 28 gennaio 2014 un sit-in davanti al MIUR organizzato dal comparto dirigenza scolastica della FLC CGIL.
Il 9 gennaio 2014 la FLC CGIL ha indetto lo stato di agitazione di tutto il personale della scuola e ha richiesto di esperire il tentativo di conciliazione.
Il tentativo si è tenuto ieri 14 gennaio 2014 con esiti ancora interlocutori e non conclusivi. Resta quindi la necessità di dare visibilità alle rivendicazioni dei dirigenti scolastici.
I dirigenti scolastici sono pesantemente colpiti dall’intervento del MEF che, perfino in contrasto con il MIUR, impedisce l’applicazione dei contratti integrativi regionali regolarmente sottoscritti per l’a.s. 2012/13 e vuole imporre una riduzione della retribuzione dei dirigenti scolastici.
La FLC CGIL ha cercato negli ultimi mesi, anche insieme alle altre organizzazioni sindacali, di far recedere l’amministrazione da un comportamento lesivo dei diritti contrattuali dei dirigenti e irrispettoso delle loro condizioni retributive. Basti a tal fine ricordare le numerose iniziative che si sono susseguite negli ultimi mesi: le lettere unitarie ai Capi Dipartimento del MIUR (18 settembre 2013) ed al Ministro (22 ottobre 2013) il confronto del 13 novembre 2013 al MIUR, l’inserimento nella mobilitazione unitaria del 30 novembre 2013 delle rivendicazioni dei dirigenti scolastici e, ultimi, la lettera della FLC al Presidente del Consiglio ed ai Ministri competenti del 19 dicembre 2013 e l’indizione dello stato di agitazione dei dirigenti scolastici del 9 gennaio 2014.
I dirigenti scolastici italiani sono oggi fortemente diminuiti nel numero (da circa 10.500 nel 2008/09 a meno di 7.500 nel 2013/14) e vengono continuamente gravati di nuovi compiti.
I dimensionamenti delle scuole, i processi di cambiamento didattici, culturali e sociali e gli interventi legislativi di innovazione organizzativa e gestionale della pubblica amministrazione, spesso illogicamente estesi anche alle scuole, hanno fatto aumentare enormemente il carico di lavoro dei dirigenti scolastici.
A tale aggravamento del lavoro e delle responsabilità invece che un adeguamento della loro retribuzione (anche in rapporto al resto della dirigenza pubblica), potrebbe ora corrispondere un’ingiusta e insostenibile diminuzione.
Anche ai dirigenti scolastici deve essere assicurato il rispetto dei diritti retributivi, come è avvenuto per gli altri lavoratori della scuola, per gli scatti di anzianità e per le posizioni economiche ATA.
A sostegno di questo obiettivo la FLC ha indetto un sit-in di protesta dei dirigenti scolastici che si terrà il 28 gennaio 2014 davanti al MIUR, dalle 11.00 alle 14.00.
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