Progetto della Scuola del Popolo e UIC di Oristano
Una guida bimodale per la Torre di Mariano II ad Oristano
Una guida bimodale, realizzata dalla Scuola del Popolo in collaborazione con l'Unione Italiana Ciechi di Oristano, per una società aperta che cerca di abbattere ogni ostacolo che la rende selettiva: questa l'ennesima sfida della Scuola del Popolo e dei suoi corsisti. La cultura e le sue bellezze devono essere accessibili e leggibili a tutti. Il progetto nasce con questo obbiettivo: rendere i monumenti leggibili tattilmente con immagini che si toccano e sono comprensibili con descrizioni semplificate in braille e scrittura in nero per ipovedenti. Il progetto della Scuola del Popolo ideato dalla Dott.ssa Angela Simula, in collaborazione Giancarlo Cadeddu e Gianni Maldotti, con la supervisione tecnica e la consulenza dell'UIC, verrà presentato ufficialmente il prossimo 13 dicembre all'interno della manifestazione "Convegno di Santa Lucia" che si terrà ad Oristano. Si tratta di una guida con illustrazioni tattili e scrittura in caratteri neri e in Braille che descrive la Torre di Mariano II di Oristano. Il progetto nasce dal bisogno di un turismo senza ostacoli, che abbatta le barriere e crea una lettura e visione dell’arte rendendola accessibile a tutti. Il turismo per non vedenti in Sardegna copre una fascia marginale, riservata a percorsi museali itineranti e stabili, con postazioni fisse che permettono la lettura Braille di didascalie. L'originalità di questo progetto si distingue per l’uso di una guida-brochure bimodale del monumento. Il primo progetto pilota è stato realizzato per Monumenti Aperti 2019 della città di Sassari, proponendo un percorso per non vedenti nella chiesa di Santa Caterina, in cui due “guide turistiche non vedenti” lo illustrarono con l’ausilio delle guide bimodali. Le illustrazioni tattili proposte per le guide saranno realizzate a mano secondo le caratteristiche tipiche di questa tipologia di immagini: essenziali, schematiche, significative. con. Le illustrazioni saranno essenziali nelle forme, evidenziate dagli spessori creati, e nei materiali contrastanti tra loro nel tatto (liscio/ruvido) e nei colori (chiaro/scuro) per lo stimolo del residuo visivo negli ipovedenti. I testi presenti saranno sia in nero di dimensione carattere grande (22) per gli ipovedenti, sia in Braille per i non vedenti. Comunque un esempio concreto di come uscire dalla semplice declamazione dei principi e trasformati in azioni concrete e tangibili.
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