Scuola dell’infanzia di Marano: vicenda assurda e paradossale
Claudio Riso, FLC CGIL Modena: “Il benessere dei bambini viene prima di ogni cosa”.
A cura della FLC CGIL Modena
La vicenda del mancato riposo dei bimbi della scuola dell’infanzia di Marano sul Panaro ha assunto dei contorni paradossali, se non addirittura grotteschi.
Va detto anzitutto che quanto accaduto alle “Collodi” è a tutti gli effetti un caso unico per la nostra provincia: in tutte le scuole dell’infanzia viene infatti garantito da tutto il personale il diritto dei bambini a momenti di rilassamento e di riposo.
Non c’è bisogno di ricorre a contratti nazionali o a chissà a quali altri documenti per farci affermare, con chiarezza e decisione, che in ogni ambiente scolastico, e nelle scuole dell’infanzia più che altrove, il benessere dei bambini viene al primo posto. Prima quindi di ogni cosa. E ogni attività e/o progetto devono essere al servizio del benessere dei bambini e della serenità delle loro famiglie.
A tutto questo il personale delle scuole della nostra provincia, insegnanti e collaboratrici scolastiche, non si è mai sottratto.
Per questo troviamo assurda e paradossale la situazione che si è verificata e la gestione che ne è conseguita.
Anche nelle scuole, come in ogni ambiente di lavoro, ci possono essere attività ripetitive o faticose che possono comportare difficoltà di ordine fisico, tanto che a tutti i lavoratori va sempre garantita l’informazione e la formazione relative ai rischi insiti nello svolgimento delle varie attività e a come evitarli. Questa eventualità però non può e non deve in nessun modo influire sullo svolgimento delle normali attività.
Qualora qualcuno del personale non sia nelle condizioni di svolgere determinate mansioni afferenti ai servizi generali della scuola è compito del Dirigente Scolastico indirizzare quei lavoratori a visita medico collegiale al fine di tutelarne la salute, e qualora risulti una inidoneità, spetta sempre al Dirigente attivarsi per individuare altri lavoratori che svolgano le attività necessarie a garantire quanto previsto comunque dalle Indicazioni Nazionali: la cura degli ambienti, la predisposizione degli spazi educativi, la conduzione attenta dell'intera giornata scolastica, e ogni altra attività come ad esempio l'ingresso, il pasto, la cura del corpo, il riposo, che hanno anche la funzione di regolare i ritmi della giornata dei bambini di quell’età.
Quelle appena esposte sono le considerazioni che vogliamo portare come contributo al dibattito che questa vicenda ha aperto ma, soprattutto, sono le cose che avremmo voluto dire, tempestivamente, al Dirigente Scolastico – col quale però non siamo riusciti, nostro malgrado, a metterci in contatto – al fine di arrivare a gestire le criticità che si sono presentate e per trovare una soluzione ottimale e soddisfacente, senza creare disagi e disservizi.
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