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Replica alla Ministra Giannini sul personale universitario

La neoministra dell’Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini esordisce molto male nel suo nuovo ruolo.

03/03/2014
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In tre interviste rilasciate a quotidiani diversi si lascia andare a dichiarazioni di sapore molto personale perché precedenti alle dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio.

Peraltro in una di queste dichiarazioni con buona dose di superficialità e con fare molto saccente dichiara che i mali delle università derivano da una sovrabbondanza di personale tecnico, amministrativo e bibliotecario a causa di pressioni sindacali e altre diavolerie presenti solo nel suo immaginario. Parla, cioè, senza conoscere i dati che il Ministero che lei dirige, ancorché da pochi giorni, pubblica sul sito a cura dell’Ufficio Statistico.

Per fare un po’ di chiarezza è bene evidenziare quale fosse la consistenza teorica prevista prima dell’entrata in vigore della Legge 537/1993 che, tra le altre disposizioni, tra le quali l’assegnazione delle risorse solo su tre distinti capitoli il principale dei quali è il Fondo di Funzionamento Ordinario (FFO), aboliva le piante organiche delle università e stabiliva che dall’entrata in vigore della legge la consistenza del personale era costituita dal personale già in servizio, cui si aggiungevano i vincitori dei concorsi in itinere.

Orbene, la dotazione organica prevista dalla normativa vigente al 31 dicembre 1993 (DPR 382/80 e successive integrazioni, per i docenti; Legge 23/86, Legge 245/90, DPR 28/10/91, per i tecnici-amministrativi) prevedeva:

Professori Ordinari

Professori Associati

Ricercatori

Dirigenti
di 2^ fascia

Tecnici Amministrativi Bibliotecari

Collaboratori Esperti Linguistici

31/12/1993

16.088

16.243

19.200

111

63.400

Con l’entrata in vigore della Legge 537/1993 ed il passaggio dall’organico teorico alla “forza lavoro” presente, la situazione al 31 dicembre 1994 evidenziava, pressoché per tutte le categorie di personale, una riduzione notevole delle unità previste dalla dotazione organica, esposte in percentuale nella tabella che segue:

Professori Ordinari

Professori Associati

Ricercatori

Dirigenti
di 2^ fascia

Tecnici Amministrativi Bibliotecari

Collaboratori Esperti Linguistici

31/12/1994

13.402

15.618

20.167

111

53.820

Rispetto al 1993

-17%

-3,8%

+ 5,0%

-15%

Tale gap, in virtù della maggiore capacità assunzionale affidata agli atenei dalla Legge 449/1997, legata solo al rispetto del rapporto AF/FFO ≤ 90%, è stato abbondantemente colmato e superato già nel 2002 da tutte le categorie ad eccezione dei tecnici-amministrativi, come si evince di seguito:

Professori Ordinari

Professori Associati

Ricercatori

Dirigenti
di 2^ fascia

Tecnici Amministrativi Bibliotecari

Collaboratori Esperti Linguistici

31/12/2002

18.130

18.503

20.900

172

53.170

1.869

Rispetto al 1993

+12,7%

+13,9%

+ 8,9,0%

+55%

-16,1%

Il 2006 è l’anno che presenta il maggior numero di personale in servizio nelle università rispetto al 2002, con ulteriori incrementi per quasi tutte le categorie. Da tale data in poi, in ragione delle continue riduzioni delle risorse assegnate al FFO, unite ai tagli lineari nei finanziamenti imposti dai governi che si sono succeduti, tutto il personale universitario è in continua diminuzione con perdite percentuali significative come si evince dalla tabella che segue:

Professori Ordinari

Professori Associati

Ricercatori

Dirigenti
di 2^ fascia

Tecnici Amministrativi Bibliotecari

Collaboratori Esperti Linguistici

31/12/2006

19.843

19.086

23.045

221

54.263

1.404

31/12/2012

14.522

16.143

24.264

223

50.733

1.377

Rispetto al 2006

-26,8%

-15,4%

+ 5,3%

+1%

-6,5%

-1,9%

Rispetto al 1993

-9,73%

-0,6%

+26,4%

+100,9%

-19,9%

Da ultimo, l’entrata in vigore della legge 240/2010, che ha posto ad esaurimento il ruolo dei ricercatori e ha stabilito la possibilità di assumere tali figure solo a tempo determinato, porta a considerare tali nuove figure in aggiunta a quelle in servizio a tempo indeterminato. Pertanto, sommando il totale dei ricercatori a tempo determinato in servizio al 31 dicembre 2012, pari a 1.853 unità, al totale dei ricercatori di ruolo, si ottiene una forza lavoro di ricercatori pari a 26.117 pari ad un incremento del 36,03% rispetto al 1993.