Vertenza lettori di madrelingua e CEL, lettera al Ministro Bernini
Le organizzazioni sindacali hanno scritto unitariamente al Ministro dell’Università e della Ricerca e al Presidente della CRUI.
Pubblichiamo di seguito la lettera inviata dai sindacati di categoria il 16 febbraio 2023 al Ministro dell’Università e della Ricerca, Prof.ssa Anna Maria Bernini, e al Presidente della CRUI, Prof. Salvatore Cuzzocrea sulla vertenza dei Lettori di madrelingua e Collaboratori esperti linguistici (CEL).
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Egregio Ministro Bernini,
La categoria dei Lettori di madrelingua ha in atto un contenzioso nel nostro Paese che dura da circa 40 anni ed oggi, forse per la prima volta, si ravvisa la possibilità di una soluzione complessiva, che riguarda direttamente gli ex-lettori, a cui va applicata l’art.11 della legge 167 del 2017 e sia per i collaboratori esperti linguistici, personale contrattualizzato che svolge analoghe mansioni dei lettori, che nell’imminente rinnovo del CCNL “Istruzione e Ricerca” potrebbe vedere finalmente riconosciuto il proprio profilo di insegnante di madrelingua e conseguentemente una adeguata retribuzione.
Non di meno però in data 26.01.23 la Commissione Europea ha deciso di avanzare alla fase del parere motivato la procedura di infrazione N. 2021_4055 per la mancata attuazione della sentenza nella Causa CGUE C-119/04 in merito alle discriminazioni contro i Lettori di madrelingua. L’Italia dispone ora di 2 mesi per adottare le misure necessarie, trascorsi i quali la Commissione potrà decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia dell’UE.
A riguardo si fa presente che la presunta “interpretazione autentica” della Legge 63/2004 da parte della Legge 240/2010 – che riconoscerebbe la ricostruzione di carriera degli ex Lettori solo fino al 1995 -, richiamata il 7 giugno 2022 dal ministero in una nota inviata al CODAU, risulta in palese contrasto con lo spirito e la lettera della Legge 167/2017 ed è una chiara violazione della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea C-212/99. È da notare che è stata proprio la mancata applicazione di quella sentenza che ha portato la Commissione europea ad aprire l’attuale procedura di infrazione N.2021_4055 nei confronti dell’Italia.
Per pervenire all’archiviazione della procedura di infrazione avviata nei confronti dell’Italia dalla Commissione europea, basterebbe dare applicazione alle sentenze della CGUE ricostruendo la carriera degli ex Lettori secondo il parametro economico del ricercatore confermato a tempo definito con il pieno riconoscimento degli arretrati a partire dall’inizio del rapporto di lavoro e non dalla data del 1995.
Sono ormai già passati quasi 5 anni dall’approvazione della Legge 167/2017, che avrebbe dovuto finalmente applicare la giurisprudenza europea nei confronti dei Lettori di madrelingua e che al fine di chiudere i contenziosi in atto e prevenire quelli futuri, ha previsto anche uno stanziamento di 8,7 milioni di euro l’anno a partire dal 2017, soldi che si sono accumulati nel bilancio del MUR non essendo stati ancora utilizzati! Riteniamo inoltre che proprio questo finanziamento, una volta data completa soluzione al contenzioso degli ex lettori, potrà essere utilizzato, per la parte che residuerà, per contribuire ad affrontare la situazione contrattuale dei Collaboratori Esperti Linguistici considerato che, per dare attuazione alla distinta disciplina di Insegnante di madre lingua, servirà uno specifico finanziamento, non potendo contare sulle risorse a disposizione dell’attuale finanziamento del CCNL, che è destinato alla generalità dei dipendenti.
Al fine di approfondire la problematica, le scriventi OO.SS. le richiedono uno specifico urgente incontro
Certi di un cortese riscontro.
FLC CGIL | CISL FSUR | UIL Scuola RUA | SNALS Confsal | GILDA Unams |
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