La FLC CGIL scrive alla Ministra Bernini e alla Commissione UE sulla vertenza dei lettori di madrelingua
Per risolvere lo storico contenzioso della categoria c’è solo una possibile soluzione: riconoscere per intero la ricostruzione della carriera secondo il parametro del ricercatore confermato a tempo definito, o condizioni di miglior favore, dal momento dell’assunzione a quello della cessazione in servizio.
In data 11 marzo 2023 il Segretario generale della FLC CGIL Francesco Sinopoli ha inviato una lettera aperta (english version) alla Ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, e per conoscenza anche al Commissario europeo Nicolas Schmit e alla Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, per chiedere una soluzione equa e definitiva alla decennale discriminazione nei confronti dei lettori di madrelingua che insegnano le lingue straniere nelle università italiane dal lontano 1980.
La mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori
Dal 1989 al 2006 la Corte di Giustizia dell’Unione europea aveva emesso in merito varie sentenze di condanna dell’Italia ma fino ad oggi non sono mai state applicate. Di conseguenza, il 23 settembre 2021 la Commissione europea ha aperto una procedura di infrazione contro l’Italia per violazione della Carta dell’Unione a causa della mancata ricostruzione di carriera dei lettori secondo il parametro economico del ricercatore confermato a tempo definito, o condizioni di miglior favore, dalla data di primo servizio senza interruzione fino a data odierna o fine servizio.
Di fronte alla continuata inottemperanza da parte dello Stato italiano, il 26 gennaio 2023 la Commissione ha avanzato la procedura di infrazione alla fase del “parere motivato”, dando all’Italia una scadenza di 60 giorni per chiudere il contenzioso e così evitare di trovarsi di nuovo e per l’ennesima volta di fronte alla Corte di Giustizia dell’UE.
È stato portato all’attenzione del sindacato, tuttavia, che ancora una volta il Ministero avrebbe intenzione di non rispettare le sentenze della CGUE e invece intende limitare la ricostruzione delle carriere dei lettori solo fino al 1995, ai sensi dell’articolo 26 della L. 240/2010 (“Legge Gelmini”) e in palese contrasto con la giurisprudenza europea.
Nella lettera aperta (english version), Francesco Sinopoli ripercorre la storia giuridica della lunga vertenza in Europa e diffida il Ministero da ogni tentativo di continuare ad evitare l’applicazione corretta e completa delle sentenze della CGUE.
Per un ulteriore approfondimento, si consiglia l’articolo di Henry Rodgers apparso in inglese su The European Times il 14 marzo scorso. Leggi l’articolo.
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