AFAM: è entrata in vigore la Legge Bonisoli. Saranno statizzati anche gli istituti superiori di studi musicali dipendenti dagli enti locali in dissesto finanziario
In sicurezza le statizzazioni del “V. Bellini” di Catania e del “G. Briccialdi” di Terni. Premiata l’azione del sindacato e dei lavoratori che non hanno mai smesso di sperare.
Il 13 agosto scorso è entrata in vigore la Legge 81/2019 con la quale è stato convertito Decreto Legge 59/2019 (cosiddetto decreto Bonisoli).
In fase di conversione è stato inserito l’art. 5bis che mette in sicurezza la statizzazione degli Istituti Superiori di Studi Musicali (ISSM) dipendenti da enti locali in situazione di dissesto finanziario ed in particolare l’ISSM “V. Bellini” di Catania e l’ISSM “G. Briccialdi” di Terni.
L’art. 5bis prevede quanto segue
- lo stanziamento di ulteriori 4 milioni per l’anno 2019 per le statizzazioni (le risorse complessive passano da 28,5 milioni di euro a 32,5 milioni di euro)
- le risorse aggiuntive sono destinate alle istituzioni dipendenti da enti locali per i quali sia stato dichiarato il dissesto finanziario dal 1° gennaio al 31 marzo 2018 (il riferimento è in particolare all’ISSM di Terni)
- in tale caso le situazioni debitorie pregresse sono poste a carico dello Stato, entro il limite massimo di spesa di euro 4 milioni per l'anno 2019
- le istituzioni interessate per accedere al finanziamento, devono fare apposita richiesta al MIUR
- il MIUR è tenuto a verificare la consistenza del disavanzo d'amministrazione dell'istituzione al 31 dicembre 2018, risultante
- dal rendiconto approvato
- da eventuali obbligazioni contratte dall'istituzione o dall'ente locale per conto dell'istituzione
- da ulteriori debiti, derivanti da avvisi di accertamento o cartelle esattoriali notificate entro 31 luglio 2019
- eventuali situazioni debitorie che eccedono il limite dei 4 milioni di cui non possono farsi carico gli enti locali dissestati sono inserite nella massa passiva accertata dall'organo straordinario di liquidazione di cui all’art. 252 del D. Lgs. 267/2000
- analogamente le situazioni debitorie di cui non possono farsi carico gli enti locali dichiarati in dissesto finanziario fino al 31 dicembre 2017 o dal 1° aprile 2018 in poi sono inserite nella massa passiva accertata dall'organo straordinario di liquidazione (è il caso dell’ISSM “V. Bellini” di Catania)
- le risorse possono essere assegnate anche prima del perfezionamento della domanda di statizzazione, previo impegno da parte delle istituzioni, assunto all'atto della domanda, a corredare la documentazione entro il 30 settembre 2019 (Decreto interministeriale 121/19 e la nota 10637 del 27 giugno 2019)
Commento
Come è noto alcuni ISSM rischiavano di non poter accedere alla statizzazione prevista dalla normativa vigente a causa di un quadro normativo largamente incompleto e della situazione debitoria creata nel tempo dalle varie amministrazioni che hanno retto gli enti locali di riferimento.
La FLC CGIL nazionale, insieme con la FLC CGIL e la CGIL dei territori interessati si sono prodigati fin dall’uscita del Decreto Legge 50/2017 affinché fosse garantita la statizzazione di tutte le istituzioni.
Ricordiamo le tante iniziative di mobilitazione realizzate nelle istituzioni e, da ultimo, l’occupazione da parte dei lavoratori dell’ISSM “G. Briccialdi” di Terni.
Per la FLC CGIL l’art. 5bis del decreto legge 59/19 è un provvedimento che può dare respiro a tutti gli ISSM e alle accademie di Belle Arti non statali che stanno richiedendo la statizzazione in un contesto di difficoltà economica, ma che soprattutto riconosce l’importanza di tutte le Istituzioni artistiche del nostro Paese che rappresentano insostituibili e preziosi presidi culturali dei territori nei quali operano.
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