Reclutamento e annunci: la scuola ha bisogno di altro
Ennesimo annuncio via stampa, di un concorso a cattedre nella scuola.
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L’ennesimo annuncio del Ministro Profumo, dalle pagine di un giornale, di un prossimo bando per un concorso a cattedre nella scuola, rimette in discussione le corrette relazioni sindacali sulla materia. E’ vero che l’Amministrazione, in coda all’incontro del 1 giugno sui TFA, ci ha prospettato la richiesta del Ministro al MEF per l’autorizzazione di una serie di concorsi a “cascata”, a partire dal prossimo autunno con prima validità per l’anno scolastico 2013-014, ma da tempo la FLC CGIL ha richiesto un tavolo di confronto sui temi del reclutamento, per coniugare le legittime attese di chi a vario titolo aspira a lavorare nella scuola con quelle di coloro che inseriti nelle graduatorie ad esaurimento, a causa dei tagli agli organici e della Riforma delle Pensioni, hanno visto l’obiettivo dell’esaurimento delle graduatorie allontanarsi senza data.
Più volte abbiamo detto al Ministro che non si può parlare di reclutamento se non si provvede a una ricognizione dei posti disponibili nelle scuole che sostanzi la necessità di un concorso.
Più volte abbiamo chiesto al Ministro un piano di stabilizzazioni che parta dall’attuazione di quanto previsto nel patto di stabilità dello scorso anno per ricomprendere tutti quei posti che vengono assegnati ormai stabilmente in organico di fatto. I tagli della ministra Gelmini hanno aumentato le percentuali di lavoratori precari nelle scuole, dimostrando una volta di più quale era il vero intento di quei tagli.
Per questo più volte abbiamo richiesto al Ministro di guardare alle esigenze della scuola con risposte certe in materia di organico così deprivato dalle politiche del precedente governo.
Non può il Ministero in solitudine preparare una partita come quella dei concorsi per la docenza nella scuola, senza confrontarsi con le parti sociali e non tranquillizzano la FLC CGIL le ultime dichiarazioni dell’Aprea che ripropongono il reclutamento diretto dei docenti, così come previsto dal progetto della legge regionale lombarda per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione.
Come abbiamo più volte sottolineato, è necessario coniugare l’obiettivo del miglioramento della qualità della scuola pubblica Italiana con il sistema di reclutamento, rendendolo funzionale sia all’obiettivo che al superamento del precariato.
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