Recepite dal Ministero alcune risoluzione di carta 2000
Circolare ministeriale n. 122 del 19 aprile 2000
Circolare ministeriale n. 122 del 19 aprile 2000
All’indomani dell’emanazione del D.Lgs 626/94 era ben chiaro alle organizzazioni sindacali confederali della scuola, in particolare alla CGIL, il fatto che la scuola fosse chiamata a svolgere un ruolo centrale in materia di salute e sicurezza per affermare nelle coscienze delle giovani generazioni quella cultura sulla sicurezza indispensabile per recuperare il gap dell’Italia rispetto agli altri paesi dell’Unione Europea. Quell’intuizione, condivisa da tutto il mondo del lavoro, si è finalmente e definitivamente affermata con gli impegni assunti dal Governo e dalla Parti sociali in occasione di carta 2000.
Gli impegni consistono nella realizzazione di un intervento organico e duraturo sull’insieme del sistema scolastico e della formazione professionale articolato sia sull’adempimento dell’obbligo scolastico di competenza del Ministero della pubblica istruzione sia sugli interventi formativi di competenza del Ministero del lavoro.
Sul versante dell’obbligo scolastico è intenzione del Governo muoversi su quattro direttrici principali.
Implementare la cultura della prevenzione attraverso una rilettura dei programmi di studio e dei curricula relativamente ai settori utilizzati anche mediante la partecipazione attiva dell’Osservatorio permanente per la sicurezza nelle scuole costituito presso il Ministero della Pubblica istruzione.
Determinare la presenza nei POF di percorsi formativi, con particolare riferimento ai cicli scolastici con indirizzo tecnico professionale, che sviluppino opportunamente il tema di sicurezza sul lavoro.
Individuare all’interno dei vari percorsi formativi, in ragione dei diversi livelli e tipologie di istruzioni, momenti di avvicinamento degli alunni alle tematiche inerenti la salute e la sicurezza.
Predisporre attività consequenziali a seguito della eventuale previsione di nuove figure operanti nel campo della sicurezza.
Sul versante della formazione gli impegni del Governo riguardano in particolare l’apprendistato, il tirocinio, gli stages e la frequenza dei corsi di formazione professionale. Ovunque va garantita una formazione minima di base mirata alla salute e alla sicurezza, con la previsione di inserimento di tali tematiche sia nei corsi di formazione professionale e sia nell’apprendistato.
Tale obiettivo va consolidato attraverso un accordo Stato-Regioni in materia di salute e sicurezza ed è esigibile in tutte le esperienze formative.
Ora il Ministero della Pubblica istruzione, con
circolare n.122 del 19 aprile 2000
, recepisce in buona sostanza gli orientamenti emersi nel documento finale di Carta 2000 ed impartisce agli uffici periferici alcune direttive conseguenti con particolare riferimento agli indirizzi e agli obiettivi di propria competenza.
Sotto questo punto di vista non v’è niente da eccepire circa le intenzioni della circolare, in quanto appare decisamente coerente con quella parte del documento finale della conferenza di Genova. La circolare però risulta essere generica e carente. Generica perché non da alcuna indicazione circa i contenuti
formativi, didattici e culturali indispensabili per poter operare; carente perché non vengono valorizzati i momenti concertativi previsti dalla legge e dalla contrattazione collettiva. E’ nostra intenzione aprire un confronto di merito con il Ministero sia sulle questioni aperte da "Carta 2000", sia su quelle più incombenti sullo stato di applicazione degli impegni assunti sul fronte contrattuale.
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