Programma annuale 2011, un seminario sulle novità, i punti oscuri, i suggerimenti
Il 2 dicembre 2010 a Roma, strumenti concreti per scrivere il bilancio delle scuole alla luce dell'ultima circolare Miur.
Tra tanta confusione, quest'anno le scuole vedono un po' di luce. Infatti, la circolare dell'11 novembre scorso con cui il Miur ha diffuso le indicazioni per la stesura del programma annuale contiene alcune novità positive. Piccole cose, per carità, ma importanti.
Prima di tutto lo stanziamento di 130 milioni per il funzionamento didattico e amministrativo e il ripristino delle regole per la corretta stesura del bilancio, ma anche l'intangibilità dei fondi contrattuali e la copertura delle supplenze.
Per la FLC è importante mettere in evidenza questi risultati, perché sono frutto di anni di lotte e di caparbia resistenza di questo sindacato.
Come si farà il bilancio annuale per quest'anno scolastico?
Si è discusso di questo a Roma in un seminario per dirigenti scolastici e Dsga organizzato dalla FLC e da Proteo Fare Sapere.
Coordina i lavori del seminario Gianni Carlini, responsabile nazionale Dirigenti Scolastici, che ringrazia i partecipanti e il dott.re Rocco Pinneri, dirigente del MIUR per il contributo che darà al seminario e per la disponibilità ad un confronto con i dirigenti scolastici e i direttori dei servizi presenti. Richiama l’importanza del tema per la qualità della scuola pubblica e per il lavoro dei dirigenti e dei direttori in una fase caratterizzata da rilevanti problemi finanziari e da continui cambiamenti normativi. Sottolinea il valore che la FLC CGIL attribuisce al tema della gestione finanziaria delle scuole, bene rappresentato dalla presenza ai lavori del seminario del Segretario Generale della FLC CGIL Domenico Pantaleo.
Soluzioni, proposte e strategie per meglio affrontare i problemi
Accanto alle novità positive riassunte da Anna Maria Santoro della segreteria nazionale FLC CGIL, restano ancora irrisolti alcuni problemi di non poco conto, primo fra tutti i crediti pregressi delle scuole nei confronti del Miur che, con l'introduzione del bilancio di cassa, rischiano di venir vanificati, e, come si sa, si tratta della consistente somma di 1 miliardo di euro. La FLC chiede perciò una fase di transizione nella quale il Miur saldi i suoi debiti con le scuole. Il blocco dei contratti, inoltre, avrà conseguenze sulla liquidità indispensabile per coprire le ore eccedenti, le indennità di funzioni superiori (non va dimenticato l'esorbitante numero delle reggenze in assenza dei concorsi per dirigente), le spese per le ditte di pulizia e per le visite fiscali. L'introduzione del cedolino unico, poi, crea una gestione virtuale dei fondi contrattuali, che non saranno immediatamente disponibili per cassa.
Il seminario intende affrontare questi problemi da varie angolature: le soluzioni da trovare e praticare nell'immediato, le proposte per sanare le distorsioni, le strategie per salvaguardare l'autonomia delle scuole di fronte alle nuove norme della contabilità pubblica.
Introduzione di Anna Maria Santoro in versione integrale
Le spiegazioni del Miur
Ha partecipato ai lavori del seminario un dirigente del Miur, il dottor Rocco Pinneri, che ha informato di circa 80 mila ordini di pagamento a favore delle scuole, emessi in questi giorni, per la copertura delle spese di competenza del 2010. Il Miur sta anche accreditando alcune somme a copertura dei residui attivi delle scuole. Dopo le buone notizie Pinneri ha illustrato le ragioni della circolare sul programma annuale, e ha ribadito, dal suo punto di vista, l'importanza di seguirne le indicazioni anche sui punti più controversi, tra i quali vi sono il cedolino unico e la collocazione dei residui attivi nell'allegato Z.
Sintesi della comunicazione del dottor Rocco Pinneri
La situazione delle scuole
I casi concreti e le situazioni sono state messe in evidenza ovviamente in molti interventi. È emersa quindi la difficoltà di costruire i bilanci, quegli strumenti di programmazione finanziaria dell'attività scolastica che – come ha precisato il dirigente del Miur – devono essere veritieri, senza la certezza delle risorse disponibili e di fronte a tagli pesantissimi. In molti interventi è stato messo in evidenza anche il problema degli investimenti. La scuola del XXI secolo ha bisogno di tecnologie avanzate per la didattica e per questo ha bisogno di investimenti, una voce che il Miur ignora.
La realtà economica di un istituto comprensivo in provincia di Verona è stata presentata dal dsga Giuseppe Menditti. Il caso di un Istituto statale di istruzione superiore in provincia di Piacenza è stato invece presentato dal dsga Fernando Tribi.
Intervento di Giuseppe Menditti in versione integrale
Intervento di Fernando Tribi in versione integrale
Il Programma annuale. Cos'è e come si fa la relazione illustrativa
"La relazione illustrativa del Programma Annuale è lo strumento attraverso il quale il dirigente scolastico, che ha il compito di predisporre il programma annuale, esplicita e motiva le scelte effettuate, traducendo le scelte di programmazione finanziaria in una narrazione che ha lo scopo di collegare quelle scelte alle finalità che intende raggiungere".
Lo spiega così, in poche parole Roberta Fanfarillo, dirigente scolastica.
La relazione – continua Fanfarillo – deve richiamare il Pof e spiegare anche la continuità con le precedenti esperienze, indicare gli obiettivi a breve e a più lungo termine ed evidenziare gli elementi critici del funzionamento "determinati dalla progressiva diminuzione delle risorse disponibili, quali le decisioni rese necessarie dalla situazione dei residui attivi e passivi e dalla situazione della cassa".
Nella relazione – seguendo le indicazioni dell'ultima circolare - va indicato il ripristino dei fondi per il funzionamento e il loro utilizzo e gli obiettivi che si intendono raggiungere.
Sulle supplenze brevi, spesa obbligatoria, ma non prevedibile, bisogna "indicare nella relazione che il budget comunicato dal MIUR per la copertura delle spese per supplenze brevi e saltuarie dovrà essere soggetto a variazioni che saranno periodicamente portate a conoscenza del consiglio di istituto". Anche per gli appalti delle pulizie va precisato che l'importo per il 2011, ridotto del 25%, "sarà riferito non all'intera annualità ma solo ai primi 6 mesi dell'esercizio".
C'è poi il problema del pagamento degli istituti contrattuali per il periodo gennaio-agosto 2011. "La diversa modalità di gestione di queste risorse configura un'anomalia che dovrà essere necessariamente messa in evidenza nella relazione". Infatti i 4/12 sono assegnati alle scuole e da esse liquidati al personale; gli 8/12, assegnati solo virtualmente alle scuole, saranno liquidati dal tesoro. Eppure si tratta di fondi la cui destinazione è oggetto di contrattazione di scuola.
Ulteriori aspetti critici da segnalare riguardano: le indennità di funzione superiore; le modalità di calcolo dell'avanzo di amministrazione.
Relazione di Roberta Fanfarillo in versione integrale
Il punto di vista del sindacato
Certezza delle regole ha chiesto nel suo intervento il segretario generale della FLC CGIL, Domenico Pantaleo; le regole non possono cambiare ogni anno. È una delle condizioni per rafforzare l'autonomia scolastica che, nonostante le tante difficoltà causate dal centralismo ministeriale e la continua incertezza delle risorse, ha permesso importanti esperienze nel rapporto con il territorio. Si tratta di un valore da salvaguardare perché consente di affermare l'idea di scuola come comunità al servizio dell'educazione e della formazione.
C'è bisogno di investimenti affinché le scuole siano all'avanguardia nell'offerta formativa per i cittadini e il sistema territoriale. Investimenti per aiutare le scuole che si trovano in zone a rischio, che lavorano in realtà svantaggiate, per superare le sperequazioni che ci sono tra scuole meridionali e quelle di altre zone del Paese. I tagli generalizzati ai trasferimenti agli enti locali rendono difficile il rapporto tra scuole e comuni, molti dei quali hanno sforato i limiti imposti dal patto di stabilità, con l'impossibilità di finalizzare risorse all'istruzione oltre a non poter garantire servizi fondamentali. La funzione dell'autonomia scolastica è tutt'altro che chiara anche alla luce del federalismo, che ripropone un centralismo regionale che prevarica le altre autonomie.
Pantaleo ha poi tenuto a precisare che la scuola non può essere paragonata a una qualunque amministrazione pubblica, perché ha delle specificità che vanno considerate anche nelle disposizioni relative alle normative contabili. Quando si parla di risparmi, ad esempio, è chiaro che questi vanno sollecitati e realizzati, ma non a scapito dell'offerta formativa. Il nostro modello è che la scuola sia sempre aperta tutto l'anno. Rispondendo a Pinneri che invitava, per risparmiare, a non sostituire i dirigenti scolastici in ferie nel periodo di chiusura delle scuola, Pantaleo ha detto che la scuola non è il ministero e che quest'estate, proprio in agosto si lavorava alle operazioni legate all'avvio anno scolastico.
Il segretario della FLC ha ribadito che è necessario saldare i residui attivi delle scuole, tutto il miliardo e 300 milioni, prima del passaggio dal bilancio di competenza a quello di cassa.
Infine, ha fatto riferimento agli appalti per le pulizie. Le scuole sono state costrette a privatizzare, poi il Miur si è accorto che i costi non erano inferiori a quelli del personale interno e fa marcia indietro. Solo che ora si apre un nuovo fronte sociale, quello dei lavoratori delle cooperative che hanno preso l'appalto; a questo problema il governo deve dare una soluzione. E la soluzione non può essere scaricata sulle scuole. Il Miur sottolinea che sono le scuole le titolari delle gare di appalto: attenzione che se poi i fondi non arrivano sono le scuole a rischiare i pignoramenti o a rispondere a lavoratori esasperati perché privati della retribuzione.
Gli interventi dei partecipanti
Numerosissimi sono stati gli interventi di dirigenti e direttori dei servizi (10 interventi) che hanno posto domande, fatto osservazioni e rilevato le criticità ancora esistenti. Insieme all'apprezzamento per l'iniziativa e per l’impegno della FLC CGIL, gli interventi hanno formulato proposte finalizzate al miglioramento e soprattutto rappresentato con estrema chiarezza che la situazione finanziaria della scuola non consente di continuare nel processo di definanziamento in corso e che il dialogo con le scuole è essenziale per conoscere ed affrontare i problemi e garantire scelte adeguate alle necessità.
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