Mobilità scuola 2016/2017: chiamata diretta dei docenti, resoconto incontro Miur-sindacati
Assente il Ministro, gli alti funzionari confermano l’applicazione della 107/05. Tiepida apertura al dialogo con le parti sociali che proseguirà il 28 dicembre. La FLC CGIL: un contratto non può essere l’esatta trasposizione della legge. Incalzata l’alta dirigenza sul pagamento dei precari e sulle posizioni Ata.
Si è concluso da poche ore il previsto incontro al MIUR richiesto d’urgenza dai sindacati scuola per affrontare le tante criticità delle misure applicative della Legge 107/15, con particolare riferimento alla chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici tramite gli ambiti territoriali.
Il Ministro Giannini non c’era: presenti al tavolo il capo gabinetto Dott. Alessandro Fusacchia, il vice capo di Gabinetto Dott. Rocco Pinneri, il capo dipartimento dott.ssa Rosa De Pasquale e il direttore del personale dott.ssa Maddalena Novelli.
L’intervento del Capo di Gabinetto
Gli ambiti territoriali sono previsti dalla Legge 107/15 e pertanto vanno applicati. Ciò non toglie che in sede di trattativa con il sindacato si possano trovare quegli spazi offerti dalle pieghe della legge che possono dare razionalità alle operazioni di mobilità del personale.
L’intervento del segretario generale Domenico Pantaleo
L’amministrazione, nell’interesse stesso della funzionalità del sistema dell’istruzione, dovrebbe dare una più corretta applicazione alle relazioni sindacali, che nei mesi recenti sono state trascurate nei tempi e nelle modalità, anche perché il principio di responsabilità delle parti è un fattore necessario alla sostanza delle trattative. Questa mancanza di attenzione alla regolarità e alla correttezza delle relazioni sindacali ha fatto sì che molte richieste unitarie che riguardano le tante emergenze della scuola e la vita delle persone siano rimaste inevase.
Inaccettabili, davvero oltre ogni limite, l’inefficienza del MIUR e il mancato pagamento degli stipendi ai supplenti e delle posizioni economiche del personale Ata. È questione che va sanata con urgenza.
Per quanto riguarda la questione-ambiti territoriali che, come più volte denunciato, sta tenendo in stallo il contratto di mobilità 2016, la FLC CGIL ritiene ingiustificata la posizione del MIUR secondo cui non sarebbe praticabile la proposta sindacale di differimento dell’introduzione dal momento che il progetto ministeriale sarebbe già in fase avanzata e sarebbe il cuore della legittimazione dell’autonomia scolastica.
Anzi, la conseguenza di questa misura produrrà disparità di trattamento e ingiustizie inevitabili sotto il profilo giuridico. Per questo, insieme alle altre organizzazioni sindacali, riproponiamo convintamente il rinvio delle misure in esame con un anno di transizione, ferma restando la netta opposizione all’idea stessa di “ambito territoriale”.
Per la FLC CGIL il punto inaccettabile è proprio questo, l’istituto stesso dell’ambito territoriale, perché sottende:
- la violazione della libertà di insegnamento introducendo la “chiamata diretta”, cosa che implica un forte condizionamento sull’operato del docente
- la costruzione di un sistema di premialità, con esclusiva scelta discrezionale del dirigente scolastico, che di fatto vincola l’accesso a pochi docenti da lui individuati
- una lesione dell’integrità del corpo docente, valutato da soggetti estranei (studenti e genitori) alla stessa comunità scientifica
- il ruolo subordinato del Collegio dei docenti in materia didattica, rispetto al dirigente scolastico.
Le risposte del Capo di gabinetto
Per quanto riguarda la mobilità e connessa istituzione degli ambiti, ferma restando l’applicazione della Legge 107/15, si può rivedere la bozza del testo in ingresso presentato alcuni giorni fa dall’amministrazione ai sindacati. In relazione ai mancati pagamenti degli stipendi ai supplenti, l’Amministrazione è in grado di garantire che la liquidazione delle competenze e degli arretrati ci sarà nell’emissione di gennaio. Sul pagamento delle 3.000 posizioni economiche Ata tuttora sospese, invece, bisognerà aspettare il mese di febbraio 2016.
Le nostre valutazioni conclusive
A parte una tiepida disponibilità dell’Amministrazione, volta ad attenuare gli effetti più perniciosi della legge nel testo di ingresso della mobilità, rinviando la trattazione di merito ad un prossimo incontro tra sindacati e amministrazione che si terrà lunedì 28 dicembre 2015, l’incontro odierno non ha portato a soluzioni alternative sui principali problemi posti in discussione. In questo senso è stato molto deludente. Lo stesso fatto che la Ministra Giannini, pur presente nella sede ministeriale, abbia preferito delegare ad altri materie che attengono alla funzione sociale della docenza italiana, dimostra ancora una volta che il governo preferisce battere la strada del consenso diretto e dell’applauso facile alla strada forse più faticosa, ma certamente più produttiva e rispondente alle esigenze sociali e culturali del nostro sistema di istruzione, del confronto con i soggetti sociali rappresentativi e organizzati.
L’incontro ha comunque consentito di riprendere le questioni sospese: l’utilizzo dei docenti di organico del potenziamento, l’anno di prova/formazione, il passaggio nel comparto scuola di docenti e Ata in servizio presso ex scuole degli enti locali adesso statizzate. Tutte materie che avrebbero richiesto un confronto approfondito nelle sedi opportune, se l’amministrazione non avesse ripetutamente rinviato le date programmate. Il Miur ha pertanto fissato la trattazione di questi argomenti alla data del 29 dicembre.
Circa il mancato pagamento dei supplenti non possiamo non constatare la mancata assunzione di responsabilità del MIUR che non può pensare di relegare la questione ad un fatto di semplice disfunzionalità delle procedure comunicative fra MIUR e MEF, quando invece attiene al non voler prendere atto che lo stanziamento ministeriale si rivela sempre insufficiente e sempre se ne scaricano disagi e lesione di diritti sui precari, sulle scuole e sulle segreterie. E discorso analogo non può che essere fatto per le posizioni economiche.
In quanto all’istituzione degli ambiti territoriali, verificheremo nei fatti gli avanzamenti che il Ministero ci proporrà in occasione dell’incontro del 28 dicembre.
La difesa ad oltranza delle misure della Legge 107/15 da parte degli alti funzionari non ci farà retrocedere di un passo rispetto alle negatività evidenziate sulla chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti.
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