Mobilità scuola 2023/2024: la trattativa verso la conclusione
Il ministero convoca i sindacati dopo due mesi di pausa: si riparte dai vincoli di permanenza e dalla legge 104/92. Tempi accelerati e prossima apertura delle funzioni.


Dopo due mesi di incontri settimanali, poi interrotti il 14 dicembre, riprendono le relazioni sindacali con la Direzione generale del personale: una nuova convocazione è prevista nella tarda mattinata di venerdì 17 febbraio 2023.
Speciale mobilità
Sul tavolo di lavoro, sia la revisione del CCNI mobilità per il biennio di vigenza 2023/2024 e 2024/2025, che le bozze delle Ordinanze Ministeriali relative ai docenti, educatori e ATA, e insegnanti di religione cattolica.
Le questioni aperte rimangono il superamento dei vincoli di permanenza e l’abrogazione del principio di referente unico all’assistenza nella disabilità grave - legge 104/92.
Entrambi i punti, già oggetto del lungo confronto, al momento attuale non hanno ancora risposta da parte dell’amministrazione. Soprattutto sul primo tema le proposte di parte sindacale sono state varie e tutte finalizzate a consentire a ciascun docente, neo-assunto o no, di presentare domanda di mobilità sia provinciale che interprovinciale. Rivendicazione specifica che, per noi FLC CGIL, comprende anche i DSGA neo assunti.
Lo scoglio più difficile da affrontare pare essere proprio quello dell’obbligo alla continuità didattica dei docenti nominati a tempo indeterminato nell’a.s. 2022/2023, perché è requisito di attuazione del DL 36/2022, quindi inserito in un contesto normativo forte.
Ma ci riserviamo di procedere con la trattativa e analizzare i testi, prima di trarre conclusioni.
Sarà inevitabile un’accelerazione per rientrare nel cronoprogramma ed è verosimile che le funzioni su istanze online, quindi l’accesso alle domande, possano essere attivate attorno al 24 o 25 febbraio.
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