Il MI emana una specifica ordinanza su valutazione ed esami di Stato per gli studenti ucraini
Intervento positivo, ma ancora una volta, di fronte all’emergenza, si scaricano responsabilità e carichi di lavoro sul personale scolastico senza prevedere nuove risorse per un’accoglienza sostanziale.
Lo schema di ordinanza relativa alla “Valutazione degli apprendimenti ed esami di Stato degli alunni e degli studenti ucraini per l’anno scolastico 2021/2022”, già brevemente illustrato alle organizzazioni sindacali a margine dell’incontro del 26 maggio 2022 sugli accorpamenti interregionali delle commissioni per la prova disciplinare per i neoassunti da GPS I fascia (DL 73/2021 art. 59 comma 4), è stato sottoposto al parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI). Il provvedimento, in corso di pubblicazione, discende dalla previsione dell’art. 46 del decreto legge 17 maggio 2022 n. 50, che riguarda l’adozione, tra le altre, di misure urgenti in materia di politiche sociali e di crisi ucraina.
L’O.M. prevede per gli studenti inseriti nelle classi terminali il rilascio di una certificazione delle competenze e non la partecipazione alle relative sessioni di esami di stato, come sarebbe indicato dal quadro normativo vigente. Inoltre, si definiscono le modalità di valutazione nelle classi intermedie attraverso un giudizio globale sul livello di sviluppo degli apprendimenti, sull’acquisizione delle prime competenze linguistico-comunicative in lingua italiana e sul grado di socializzazione e di partecipazione alle attività didattiche.
Come abbiamo avuto modo di argomentare già in sede di informativa, pur rilevando la positività dell’intervento normativo che offre una specifica copertura ad una situazione emergenziale, consideriamo inadeguata la risposta del governo Draghi alle esigenze di accoglienza delle studentesse e degli studenti ucraini che si sono rifugiati nel nostro Paese.
Infatti, l’OM descrive i comportamenti a cui è tenuto il personale della scuola in termini di valutazione globale, anche sulle prime competenze linguistico-comunicative in lingua italiana e sul grado di socializzazione e di partecipazione alle attività didattiche, eppure non si fa alcun riferimento alla possibilità di mediatori linguistici, neanche distribuiti per ambiti distrettuali o provinciali.
Si specifica, tra l’altro, che “per gli alunni ucraini ammessi alla classe successiva, i docenti predispongono un Piano di apprendimento individualizzato, in cui sono indicati, per ciascuna disciplina, gli obiettivi di apprendimento di lingua e di contenuto da conseguire nel corso del successivo anno scolastico nonché le specifiche strategie per il raggiungimento dei relativi livelli di apprendimento”. Inoltre, “nel corso dell’anno scolastico 2022/2023 le istituzioni scolastiche realizzano attività idonee a sostenere gli studenti nel raggiungimento degli obiettivi definiti nel Piano di apprendimento individualizzato”.
Rileviamo che per rendere efficace l’apprendimento e la preventiva rilevazione dei livelli conseguiti, la comunicazione dovrebbe avvenire in ucraino, nella lingua madre degli studenti, i quali, oltre al trauma di provenire da una zona di guerra, si trovano trapiantati in contesti a loro totalmente estranei, anche dal punto di vista linguistico. Al proposito nulla è previso, pertanto i docenti, anche a fronte di questa emergenza, dovranno trovare, pur in mancanza di interpreti, il modo di avviare una positiva relazione educativa che favorisca l’accoglienza e l’inclusione.
La FLC CGIL ha chiesto il reperimento di specifiche risorse per mediatori linguistici ed ha prospettato possibili soluzioni anche a valere sui Fondi strutturali, affinché l’inclusione non ricada esclusivamente sulle responsabilità delle scuole e sulle capacità dei docenti, ma si individuino i fondi necessari per una efficace accoglienza scolastica dei bambini e dei ragazzi ucraini che vivono il dramma della guerra.
Servizi e comunicazioni
I più letti
- PNRR: notizie e provvedimenti
- Pensionamenti scuola 2025: domande entro il 21 ottobre per docenti e ATA
- Proclamato lo stato di agitazione nel comparto “Istruzione e Ricerca”
- La Commissione Europea risponde alla lettera della FLC CGIL: l’abuso dei contratti a termine in Italia è all’attenzione delle Istituzioni comunitarie. Confermata la procedura di infrazione
- Imposizione nuova Passweb alle scuole: la FLC CGIL fa ricorso contro le disposizioni ministeriali
Ora e sempre esperienza!
Legislazione e giurisprudenza recente
- Note ministeriali Nota ministeriale 161812 del 10 ottobre 2024 - Conferimento supplenze posti assistente amministrativo liberi per progressione area funzionari e elevata qualificazione
- Note ministeriali Nota 160706 del 9 ottobre 2024 - Precisazioni procedure interpello docenti
- Legislazioni Specifiche Atto Governo 214 del 1 ottobre 2024 - Schema DPR Liceo Made in Italy
- Note ministeriali Nota ministeriale 36704 del 30 settembre 2024 - Assegnazione risorse finanziarie funzionamento amministrativo-didattico settembre-dicembre 2024 e gennaio-agosto 2025
Approfondimenti
- Tutti gli approfondimenti
- Mobilità docenti e ATA
- Graduatorie d'istituto docenti
- Graduatorie d'istituto ATA
- Concorso 24 mesi ATA
- Formazione iniziale e reclutamento docenti
- Assunzioni e supplenze
- Quando si chiamano i supplenti?
- Posizioni economiche e passaggi di qualifica ATA
- Guida alle Istanze online
- Vademecum sanzioni disciplinari
- Assenze per malattia e certificati telematici
Ultime notizie dalle regioni
- Liguria - Genova: FLC CGIL al presidio idonei 2020 per la stabilizzazione dei precari e l'immissione in ruolo
- Lecce - Unisalento, nel vuoto l’appello della FLC CGIL: votati gli incrementi retroattivi validi per l’intero 2024
- Lecce - Unisalento, FLC su aumento dei compensi: organi accademici in evidente conflitto di interessi