Ordinanza sulla valutazione finale ed esami di stato degli alunni e degli studenti ucraini. Il parere del CSPI
Per il Consiglio l’emergenza educativa riguardante alunni e studenti ucraini richiama la necessità di definire interventi strutturali che promuovano il benessere scolastico di tutti gli alunni e gli studenti stranieri provenienti da aree deprivate e di guerra in un contesto di crescente pluralismo culturale.
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Nella seduta plenaria svoltasi lo scorso 1° giugno in modalità telematica, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione ha formulato il proprio parere sullo schema di Ordinanza relativo alla “Valutazione degli apprendimenti ed esami di Stato degli alunni e degli studenti ucraini per l’anno scolastico 2021/22”, previsto dall’art. 46 del decreto legge 17 maggio 2022 n. 50, contenente una serie di misure urgenti, tra cui misure in materia di politiche sociali e di crisi ucraina.
Lo schema di Ordinanza prevede specifiche misure relative alla valutazione finale degli apprendimenti e alla partecipazione agli esami di Stato degli alunni e degli studenti ucraini arrivati in Italia dopo il 24 febbraio scorso.
Si tratta di 27.323 alunni, di cui il 21% iscritto alle scuole dell’infanzia, il 46% alle scuole primarie, il 23% alle scuole secondarie di primo grado e il 10% alle secondarie di secondo grado, distribuiti in tutte le regioni, con punte del 21% in Lombardia, 12% in Emilia Romagna e 10% in Campania. (dati forniti dal ministero dell’Istruzione)
Lo schema di ordinanza prevede che nella valutazione finale, sia nel primo che nel secondo ciclo, venga comunque disposta l’ammissione alla classe successiva, anche in assenza di elementi valutativi o con valutazioni non sufficienti, e che in tali casi i docenti contitolari delle classi di scuola primaria e i consigli di classe del primo e secondo ciclo elaborino al termine dello scrutinio un piano di apprendimento individualizzato per consentire agli alunni e agli studenti di conseguire nel corso del prossimo anno scolastico gli obiettivi di apprendimento che non è stato possibile accertare nel breve periodo di frequenza di quest’anno scolastico.
Lo schema di ordinanza prevede inoltre l’esonero degli alunni ucraini sfuggiti alla guerra dalla partecipazione all’esame di stato del primo e secondo ciclo, consentendo comunque l’iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado a tutti gli alunni attualmente frequentanti la classe terza della scuola secondaria di primo grado o, a richiesta, l’eventuale iscrizione alla classe terza frequentata nel corrente anno scolastico.
La medesima possibilità di frequentare nuovamente, a richiesta, la classe quinta, è offerta agli studenti frequentanti attualmente la classe quinta di una scuola secondaria di secondo grado del sistema scolastico italiano.
Nel proprio parere il CSPI ha valutato positivamente ’adozione di modalità di valutazione attente alla complessità del processo di apprendimento maturato in un contesto di guerra e alle ripercussioni del conflitto sugli apprendimenti degli alunni e degli studenti ucraini e sul loro vissuto personale e familiare.
Richiamando i recenti “Orientamenti interculturali. Idee e proposte per l’integrazione di alunni e alunne provenienti da contesti migratori”, elaborati dall’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale, istituito presso il Ministero dell’Istruzione, il CSPI ha quindi auspicato che l’emergenza educativa riguardante alunni e studenti ucraini porti alla definizione di interventi strutturali che rispondano ai bisogni formativi di tutti gli alunni e gli studenti stranieri, provenienti da contesti migratori deprivati e complessi e dai teatri di guerra, le cui esigenze, oltre che in relazione all’inclusione sociale, devono essere considerate anche in relazione allo svolgimento del percorso scolastico in un contesto di crescente pluralismo culturale.
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