La legge Moratti e gli Ata. Nella scuola della Moratti gli Ata non ci sono perché non servono
Le devastazioni della legge Moratti riguarderanno tutta la scuola nel suo complesso e quindi anche il personale Ata.
Vediamo alcuni cambiamenti definiti nella Legge Moratti, e nell’insieme dei provvedimenti attuativi emanati o in bozza, che più da vicino interesseranno gli Ata:
1) la riduzione del tempo scuola nella primaria e nella secondaria inferiore, la variabilità delle ore facoltative, la riduzione di un’annualità nei percorsi tecnico-professionali riducono gli organici dei docenti. Se oggi abbiamo all’incirca un lavoratore ata ogni tre docenti è facile prevede che i posti di personale Ata subiranno un’analoga riduzione.
2) A questa riduzione si aggiungerà la quota dell’attuale scolarizzazione tecnico-professionale che passerà alla formazione professionale, vale a dire a percorsi regionali e/o informali, nei quali neppure la percentuale precedente sarà garantita per l’evidente informalità dell’organizzazione scolastica.
3) Nell’insieme di queste operazioni il ministero,(per sua stessa ammissione) conta di mantenere alle sue dipendenze (devolution permettendo) non più di 500.000 insegnanti contro gli attuali 800.000. Proporzionalmente il personale ata che ora ammonta a circa 250.000 addetti sarà ridotto a non più di 150.000 addetti.
Questi sono i pilastri e il punto di arrivo di un processo che già nell’immediato implica i seguenti passaggi:
1) Perdita di organico in tutte le scuole dove la controriforma ha, già da quest’anno, messo in discussione modelli scolastici come il tempo prolungato e il tempo pieno, e dove saltano i criteri specifici definiti per quelle tipologie di scuola che erano funzionali anche all’incremento del personale ata.
2) Perdita di organico per la significativa riduzione di iscrizioni nell’istruzione professionale a causa dei percorsi integrati ( in molte regioni sono stati un vero e proprio regalo alla formazione professionale regionale e convenzionata) e nell’istruzione tecnica a favore dei licei (che hanno meno ore, laboratori e parametri diversi).
Con questi processi e con queste prospettive si comprendono anche le resistenze dell’Amministrazione sulle assunzioni del personale e la sproporzione registrata sugli ata rispetto alle assunzioni degli stessi docenti, quantunque anch’esse ridotte.
Il risultato è che a fronte di meno organici e meno risorse:
1) I collaboratori scolastici in servizio presso la scuola del ciclo primario dovranno fronteggiare un maggiore carico di lavoro per garantire l'accoglienza e l'assistenza agli alunni anticipatari.
2) Questa situazione sarà resa ancor più grave dal fatto che i comuni, vittime anch' essi dei tagli della finanziaria, cercheranno di scaricare sulla scuola quanti più compiti possibili. Ad esempio la richiesta dell'Anci di definire nell'intesa nazionale sulle funzioni miste un tempo di accoglienza a carico dei collaboratori scolastici fino a trenta minuti, è un modo per scaricare sulla parte più debole le contraddizioni.
3) La maggior parte delle risorse destinate alla formazione , 27 milioni di euro sono state quasi tutte dirottate, con la direttiva annuale, per attività di formazione legate alla Legge Moratti ((26,42 in totale! ) escludendo così il personale Ata.
4) Le stesse risorse per finanziare per la scuola dell'autonomia non sono un investimento realmente aggiuntivo per la scuola: si tratta in gran parte di risorse recuperate con tecnicismi contabili e attraverso consistenti tagli ad alcune voci di spesa destinate alle scuole: il funzionamento didattico e amministrativo, la legge 440/97 (autonomia scolastica) alla terza area degli istituti professionali.
Il taglio delle risorse finanziarie è anche uno dei principali motivi che appesantisce il lavoro dei Dsga. A causa della drammatica riduzione dei fondi non è più possibile far fronte a molti degli impegni che si assume la scuola dell'autonomia compresi quelli obbligatori per legge come ad esempio la Tarsu, a cui ora vanno aggiunti i costi per gli adempimenti collegati all’applicazione della legge sulla riservatezza. Il programma annuale così è diventato un documento contabile soggetto a continue variazioni in negativo durante lo stesso esercizio finanziario.
Alcuni esempi concreti: nel 2002 lo stanziamento di bilancio del Miur per il funzionamento didattico e amministrativo delle scuole ammontava a 248. 259 milioni di Euro , .nel 2003 è stato ridotto a 187.839 milioni di Euro.
E perché tutto ciò? Per finanziare la legge Moratti che, per gli ata, ha poche ma esplicite finalità, meno risorse, meno qualità, meno posti di lavoro e più precarietà per tutti.
Roma, 25 ottobre 2004
Servizi e comunicazioni
I più letti
- Graduatorie di terza fascia ATA: presentazione delle domande dal 28 maggio al 28 giugno
- Concorso 24 mesi ATA 2023/2024: domande entro il 30 maggio [GUIDA]
- GPS docenti 2024: dal Ministero un passo indietro sull’inserimento con riserva degli abilitandi dopo il 30 giugno. Conferma per i titoli esteri in attesa di riconoscimento
- Dirigenti scolastici: caos concorso riservato per quesiti errati. Inviato un reclamo della FLC sugli esiti della prova
- Mobilità scuola 2024/2025: docenti, pubblicati gli esiti
Ora e sempre esperienza!
Legislazione e giurisprudenza recente
- Note ministeriali Nota 69176 del 15 maggio 2024 – Chiarimenti certificazione internazionale di alfabetizzazione informatica (CIAD)
- Note ministeriali Nota 9166 del 13 maggio 2024 - Decreto ministeriale 470 del 21 febbraio 2024 - Dottorati di ricerca AFAM - Modifiche dei regolamenti didattici delle Istituzioni
- Decreti direttoriali Decreto direttoriale 4815-0503 del 13 maggio 2024 - Graduatoria definitiva selezione personale docente e ATA da inviare presso sedi estere
- Note ministeriali Nota 7674 del 13 maggio 2024 - Attività formative formazione e prova personale docente ed educativo neoassunto - Chiarimenti
Approfondimenti
- Tutti gli approfondimenti
- Mobilità docenti e ATA
- Graduatorie d'istituto docenti
- Graduatorie d'istituto ATA
- Concorso 24 mesi ATA
- Formazione iniziale e reclutamento docenti
- Assunzioni e supplenze
- Quando si chiamano i supplenti?
- Posizioni economiche e passaggi di qualifica ATA
- Guida alle Istanze online
- Vademecum sanzioni disciplinari
- Assenze per malattia e certificati telematici