Istruzione tecnica e professionale: ulteriori pareri del CNPI
Molto critico il parere sulle schede disciplinari delle Linee guida del triennio, più positivo quello sulle opzioni.
Come abbiamo già avuto modo di segnalare, il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (CNPI) nella seduta del 23 novembre aveva espresso il parere (vedi correlati) sulle premesse alle Linee guida del secondo biennio e del quinto anno degli istituti tecnici e professionali rimandando quello sulle schede disciplinari all’esame congiunto del decreto sul repertorio delle ulteriori opzioni in cui articolare le aree di indirizzo del triennio. Nella seduta del 14 dicembre 2011 il CNPI ha completato il parere sulle Linee guida ed espresso il parere sullo schema di decreto interministeriale sulle opzioni.
Linee guida: schede disciplinari
Il parere del CNPI sulle schede disciplinari è particolarmente critico.
In particolare, il CNPI
- non condivide il fatto che il concetto di "competenza", legata alla misurazione del raggiungimento dei relativi "traguardi", sostituisca quello "di sapere come estensione della possibilità del conoscere". In questa prospettiva "la declinazione dei risultati di apprendimento delle singole discipline in sole conoscenze e abilità risulta piuttosto riduttiva"
- ritiene che le schede disciplinari abbiano operato una riduzione, semplificazione o dimagrimento della complessità dei saperi e non che non vi sia alcuna scelta in merito alla individuazione dei nuclei fondanti e delle "strutture costitutive della conoscenza", che, invece, consentirebbe la creazione di un "tessuto unitario" dell’intero curricolo;
- chiede di fare chiarezza sul ruolo della disciplina "Scienze e tecnologie applicate" che dovrebbe costituire il ponte tra il primo e il secondo biennio. Questo insegnamento previsto nel secondo anno del primo biennio ha funzione orientativa o rappresenta già un’anticipazione della scelta dell’indirizzo prescelto? Tale confusione è stata ulteriormente alimentata dal "sistema" delle classi di concorso atipiche. Appare pertanto non rinviabile una precisa definizione dell’affidamento di questo insegnamento
- ritiene indispensabile che il MIUR provveda all’abbinamento di ciascun insegnamento a precise classi di concorso tenuto conto che le schede disciplinari delle materie di indirizzo prevedono contenuti che afferiscono a più classi
Inoltre il CNPI ribadisce l’assoluta necessità di adeguate misure di accompagnamento al riordino dei percorsi dell’istruzione tecnica e professionali. Anzi "l’assenza di una adeguata strategia della formazione, comprensiva di verifica degli esiti, decreterebbe il fallimento del processo di riforma". A tal proposito il CNPI individua quattro piste di lavoro utili alla valorizzazione dei docenti ed alla definizione dei percorsi formativi:
- sostegno all’autonomia della scuola: gestione/articolazione del tempo scuola e del curricolo, capacità di costruire percorsi di insegnamento/apprendimento costantemente validati
- uso ottimale delle quote di autonomia e degli spazi di flessibilità
- attivazione di processi di apprendimento attraverso la cultura della laboratorialità
- ricorso sistematico e sistemico allo stage e all’alternanza scuola-lavoro.
Infine il CNPI evidenzia come tutto il processo di riordino non possa prescindere dalla disponibilità di risorse finanziarie adeguate e da un appropriato organico di istituto.
Il nostro commento
Il parere del CNPI conferma tutte le criticità espresse in questi anni dalla FLC sul processo di riordino della secondaria di II grado e, nello specifico, degli istituti tecnici e professionali: a fronte di vuote parole sul rilancio di questi percorsi, pubblicizzate dal precedente Ministro, abbiamo avuto, nel concreto, una riduzione senza precedenti di risorse umane e finanziarie, un ridimensionamento insensato delle attività di laboratorio e di conseguenza degli insegnati tecnico pratici (ITP), nessun investimento nella formazione, misure di accompagnamento scritte solo sulla carta ma attuate in maniera molto parziale, ecc. Trovano ulteriore conferma anche le critiche che la FLC aveva mosso sulle modalità di compilazione delle schede disciplinari: lo spacchettamento delle competenze di settore, indirizzo, articolazione, fanno perdere il senso del tessuto unitario del curricolo e certamente non favoriscono la cooperazione fra docenti nella progettazione dei percorsi. In altre parole ci troviamo di fronte a Linee guida in cui vi è un forte iato tra Premesse di carattere generale e concreta applicazione nelle schede disciplinari dei principi lì enunciati.
In linea con quanto espresso dal CNPI, appare non più rinviabile l’emanazione dei decreti riguardanti l’articolazione delle cattedre così come previsto dai regolamenti di riordino (art. 8 comma 4 lett. a) del DPR 87/10 per i professionali, art. 8 comma 2 lettera a) del DPR 88/10 per i tecnici). A tal proposito la FLC ribadisce le richieste di:
- sospendere la revisione delle attuali classi di concorso
- di investire ingenti risorse per la riconversione professionale dei docenti a tempo indeterminato e determinato al fine di rendere i profili professionali coerenti con i nuovi percorsi tecnici e professionali.
Decreto sul repertorio delle ulteriori opzioni del triennio
I regolamenti di riordino degli istituti tecnici DPR n. 88/2010 (art. 8, comma 2, lett. d) e degli istituti professionali DPR n. 87/2010 (art. 8, comma 4, lett. c) prevedono la possibilità di articolare ulteriormente le aree di indirizzo del secondo biennio e quinto anno in un numero contenuto di opzioni.
Nella seduta del 14 dicembre CNPI ha espresso parere sullo specifico schema di decreto interministeriale.
Il parere è favorevole a seguito delle seguenti rassicurazioni del MIUR:
- le "nuove" discipline di indirizzo previste nelle opzioni saranno ricondotte alle classi di concorso attualmente vigenti,
- "è in corso l’ottenimento" del concerto col Ministero dell’Economia e delle Finanze e del parere della Conferenza Stato-Regioni e Province al fine di consentire alle Regioni di inserire i nuovi percorsi nella programmazione dell’offerta formativa
- le predette operazioni dovrebbero concludersi prima dell’emanazione della circolare annuale sulle iscrizioni per l’a.s. 2012/13.
Il CNPI ha inoltre chiesto che, prima dell’avvio del secondo biennio, siano studiate ed emanate apposite norme atte a garantire che le prove dell’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione siano coerenti con questi specifici percorsi.
Il nostro commento
La FLC considera positivo l’impegno del MIUR di ricondurre le discipline dei nuovi percorsi alle classi di concorso vigenti e vigilerà affinché questo impegno sia rispettato nell’emanazione delle norme sugli organici per il prossimo anno scolastico.
A causa dell’elevato grado di terminalità di questi percorsi non è affatto chiaro il rapporto da un lato con l’Istruzione e Formazione Professionale e dall’altro con l’Istruzione Tecnica Superiore.
Infine la FLC chiede che sia chiarito definitivamente che le opzioni sono attivate a richiesta delle scuole e non imposte dalle regioni nell’ambito della programmazione dell’offerta formativa.
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