Formazione: il MIUR in ordine sparso
Continua la pubblicazione di note ministeriali. Totale mancanza di una regia unitaria degli interventi.
Nei giorni scorsi la Direzione generale del personale scolastico ha pubblicato una serie di provvedimenti concernenti la formazione del personale, tra cui la nota 17436 del 27 novembre 2014, “Piano di formazione del personale docente volto ad acquisire competenze per l'attuazione di interventi di miglioramento e adeguamento alle nuove esigenze dell'offerta formativa”.
La nota 17436/14, prevede l’attivazione di corsi finalizzati alla creazione di docenti "esperti con competenze specifiche sul piano della formazione dei docenti”. Tali docenti "esperti", uno o due per istituto, “saranno poi chiamati alla disseminazione a cascata delle competenze rafforzate e/o acquisite e ad essere promotori e tutor dell'introduzione nei curricoli del loro utilizzo”. Sono previste otto tipologie di azioni formative i cui ambiti sono definiti nell’Allegato 1.
I progetti formativi devono essere proposti da reti di scuole con una istituzione capofila che dovrà provvedere alla gestione complessiva dell’iniziativa.
A tal fine gli Uffici Scolastici Regionali devono emanare appositi bandi per l’acquisizione delle candidature delle reti. Tali candidature saranno esaminate da Commissioni nominate dai Direttori degli USR, una per regione, formate da personale interno dotato di specifica professionalità.
I criteri di valutazione sono i seguenti:
- adeguatezza della proposta alle specifiche del Progetto formativo (max 20 punti);
- costo complessivo dell'ora di formazione per corsista (max 20 punti);
- progetti formativi destinati al personale scolastico precedentemente portati a valido compimento (max 20 punti);
- qualità e fruibilità dei materiali formativi che saranno di proprietà della amministrazione che le Istituzioni o loro reti si impegneranno a realizzare nell' ambito del progetto (max 20 punti);
- facilità di raggiungimento della sede del corso da parte dei discenti (20 punti).
E’ prevista l’attivazione di un solo corso per Regione con un finanziamento di circa 33.000,00 euro.
Gli Uffici Scolastici Regionali dovranno inviare l’elenco delle scuole selezionate, entro il 12 dicembre 2014, alla DG del personale scolastico.
Gli UU.SS.RR. dovranno:
- attivare azioni di verifica dello stato di avanzamento dei progetti e predisporre un “rapporto” quantitativo e qualitativo da presentare alla DG del personale scolastico
- raccogliere la documentazione didattica che verrà loro inviata dai dirigenti scolastici delle scuole capofila e diffonderla
- effettuare azioni di monitoraggio dell'impatto dell'iniziativa formativa.
Infine la scuola capofila dovrà provvedere a gestire gli aspetti legati alla rendicontazione amministrativo-contabile del progetto formativo
Il commento
In premessa occorre segnalare come la nota ministeriale non fornisca indicazioni sulla provenienza delle (poche) risorse utilizzate per questo “piano di formazione”. Probabilmente si tratta di fondi di cui al DM 821/2013 ma non è chiaro quale linea di spesa è stata utilizzata.
Nel merito. I tempi strettissimi tra pubblicazione della nota, emanazione dei bandi regionali, presentazione dei progetti, valutazione degli stessi, invio dell’elenco delle scuole capofila alla DG del personale, testimonia in maniera esemplare, al di la delle parole, un modo di procedere gerarchico-verticistico e nessun interesse a rendere potenzialmente partecipi alle iniziative tutte le scuole. Inoltre tali tempi rendono di fatto impraticabili la condivisione sugli ambiti tematici da affrontare e sulle modalità di costituzione delle reti.
Riguardo alla scelta dei docenti ricordiamo che essa deve essere effettuata obbligatoriamente dal collegio dei docenti.
Assolutamente nebulosa è la parte relativa alla verifica dello stato di avanzamento dei percorsi: in particolare non sono chiari né i soggetti che la effettueranno (gli stessi che hanno valutato il progetto?) e neanche le modalità di effettuazione (visite in loco? questionari?....).
Sulla materia della formazione del personale scolastico è evidente la mancanza di una regia unitaria all’interno del MIUR: definite con decreto ministeriale le materie, le risorse e gli uffici responsabili, ogni direzione generale va per conto proprio. Anche le relazioni sindacali risultano assai deboli o, spesso, inesistenti: nessuna informazione preventiva sulle risorse e sulla loro distribuzione, informative a singhiozzo sui contenuti della formazione spesso con contenuti già cristallizzati e, sostanzialmente, immodificabili. Anche contro queste scelte su una materia strategica per la qualità della scuola, trovano conferma tutte le ragioni per aderire allo sciopero generale del 12 dicembre.
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