Ripartenza del sistema 0-6: resoconto dell’incontro con il Ministero dell’istruzione
La Viceministra ha annunciato un documento “in fieri” di indirizzo interistituzionale e la necessità di un’intesa con le Organizzazioni Sindacali per la stesura del protocollo di sicurezza.


Il 17 luglio 2020 si è svolto un incontro sulla ripartenza “in presenza” del sistema 0-6 al quale hanno partecipato, coordinati dalla Viceministra all’istruzione Anna Ascani, i Gabinetti dei Ministeri del Lavoro, della Salute, della Pubblica Amministrazione, delle Pari opportunità e la Famiglia. Convocate anche le Regioni, l’Anci, le Associazioni di settore, le Organizzazioni Sindacali del comparto istruzione e confederali.
La Viceministra ha introdotto, annunciando una bozza di documento, elaborato a livello “interistituzionale” che verrà sottoposta alla valutazione del Comitato Tecnico Scientifico e tratterà questioni cruciali per la ripartenza in sicurezza, dalla stabilità dei gruppi, all’organizzazione degli spazi utili a programmare le molteplici attività nell’arco della giornata.
Durante il suo intervento, Manuela Calza, segretaria nazionale della FLC CGIL , ha sottolineato che preoccuparsi di come sarà la ripartenza significa farsi carico della responsabilità di garantire alle bambine e ai bambini i diritti non negoziabili alla salute e alla sicurezza, alla formazione e all’istruzione.
Occorre pertanto definire parametri nazionali a tutela della sicurezza e della qualità per tutti i bambini e, senza trascurare, per quanto riguarda i servizi educativi per la prima infanzia e Nidi, le competenze di livello regionale e territoriale, è auspicabile che le problematiche relative alla ripartenza dello 0-6 rientrino nella cornice più ampia del Protocollo sulla Sicurezza per la ripartenza della scuola.
Per la Scuola dell’Infanzia, più che per altri ordini di scuola, è fondamentale garantire l’avvio dell’anno scolastico in presenza e sicurezza: sono necessari nuovi spazi sani e funzionali e rafforzamento degli organici per abbassare il rapporto alunni/docenti, ma anche per implementare il numero delle sezioni statali ai fini di svuotare le liste d’attesa che in molti comuni non permettono a tutti i bambini l’accesso al primo segmento della loro vita scolastica.
La presenza di organico aggiuntivo di potenziamento è condizione per rafforzare il modello pedagogico attualmente in vigore, senza impoverire l’offerta formativa e affermando il valore educativo di tutte le fasi della giornata scolastica.
Il Segretario Confederale della CGIL Giuseppe Massafra ha evidenziato la necessità della generalizzazione dell’offerta formativa rivolta all’intera fascia d’età da zero a sei anni, chiedendo maggiori investimenti e l’apertura di una tavolo permanente sul sistema integrato per dare un contributo concreto alla piena realizzazione delle finalità previste dal DLgs 65/17.
In conclusione di incontro, la viceministra Ascani ha fornito un chiarimento metodologico: il Ministero sta operando per due documenti, uno istituzionale di indirizzo da redigere con gli altri ministeri, i comuni e le regioni e un protocollo per la sicurezza da redigere con i sindacati.
Risulta importante quindi mantenere vivo anche dopo l’emergenza un confronto sul tema 0-6 con tutti i soggetti istituzionali e le rappresentanze sindacali: investimento importantissimo per il quale servono ulteriori risorse ma anche maggiore consapevolezza del settore, in particolare quello dei servizi educativi che oggi ricoprono solo il 9% della potenziale richiesta.
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