Carta del docente: il MIUR non rispetta gli impegni
In Ministero dell’Istruzione non dà esecuzione alla sentenza del TAR che ha riconosciuto il diritto degli educatori a ricevere il beneficio. Non rimane altro che rimettere in moto i nostri uffici legali.


Con un incredibile voltafaccia il MIUR, nel corso dell’incontro sull’assegnazione della Carta docenti dei 500 euro, svoltosi il 21 novembre 2016 e di cui diamo informazione in altra notizia, ci ha comunicato, avendo noi chiesto notizie come FLC CGIL in merito, che intende interporre appello alla sentenza del Tar Lazio che ha riconosciuto il diritto dei 2050 educatori italiani a ricevere il beneficio della card.
Non solo, ha anche aggiunto che con l’Avvocatura dello Stato si sta verificando la legittimità processuale dei Sindacati che hanno promosso il ricorso in quanto non rappresentativi della categoria degli educatori. Si tratta di pretestuosità: i sindacati hanno agito in giudizio insieme ad un gruppo di lavoratori. Dunque contrariamente alla tesi sostenuta dal MIUR, non sussiste problema di legittimazione.
La cosa più sorprendente è che in altre occasioni i funzionari del MIUR avevano comunicato che la sentenza andava eseguita e, in una occasione ufficiale, il convegno svolto dalla FLC CGIL e da Proteo Fare Sapere ad Arezzo, un funzionario ministeriale, in rappresentanza del capo Dipartimento Rosa De Pasquale, aveva dichiarato che si stava procedendo nell’inclusione del personale educativo fra i beneficiari della card.
Comportamento, quello del MIUR, ridicolo circa la tematica della rappresentatività, inqualificabile circa il venir meno agli impegni presi.
Non rimane altro che rimettere in moto i nostri uffici legali.
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