Disegno di legge su “La buona scuola”, il nostro commento
Un impianto che riduce i diritti, mortifica la partecipazione e la democrazia, condiziona la libertà d’insegnamento, interviene su materie del contratto. Troppe le deleghe in bianco.
Il Governo ha scelto la strada del Disegno di Legge (DDL) per intervenire sulla scuola.
Leggi il nostro commento analitico
Ma per la FLC CGIL molte misure vanno espunte dal testo per essere trattate con strumenti adeguati e nelle sedi appropriate. Ci riferiamo innanzitutto al piano delle assunzioni per il quale chiediamo un provvedimento d’urgenza per garantire le 150.000 assunzioni promesse fin dall’inizio del prossimo anno scolastico. Ci riferiamo alle materie contrattuali – distribuzione del salario, carriera e valorizzazione professionale, mobilità del personale, sostituzione dei colleghi assenti, superamento dell’anno di prova – da rimettere alle parti negoziali per disciplinarle nel CCNL con un patto di regole condivise. È giusto affrontare per legge gli altri argomenti, ma le materie delegate vanno fortemente ridimensionate e precisate.
L’elevato numero delle deleghe (13), che il Governo chiede al Parlamento su un’infinità di materie senza delimitarne il perimetro, è uno degli aspetti più negativi di tutto l’impianto di questo DDL che presenta profili di illegittimità costituzionale.
Con questo Disegno di Legge si anticipa in maniera surrettizia la riforma degli OO.CC. mettendo in discussione la libertà di insegnamento (come quando si vuole sottoporre al Consiglio d’Istituto il superamento del periodo di prova dei docenti).
La discrezionalità affidata ai dirigenti scolastici, nella valutazione e chiamata dei docenti, così come nella distribuzione del salario, è una scelta autoritaria che contraddice basilari principi di trasparenza, di democrazia e di buon andamento della pubblica amministrazione.
Peraltro, e in maniera tanto sorprendente quanto illogica, rispetto anche allo stesso progetto de “La buona scuola”, si sposta l’attenzione dalla centralità docente a una improbabile e – prevedibilmente – fallimentare “centralità” dirigente. In realtà si impone un modello di organizzazione delle scuole simile a quello delle aziende.
Il personale ATA, completamente ignorato anche dal piano di stabilizzazione, è oggetto di una vera e propria discriminazione.
Nel DDL ci sono anche alcuni punti positivi per ottenere i quali i sindacati si sono battuti con forza in questi mesi, quali il piano di assunzioni oltre il turn-over (una positività che diventa subito parziale e lontana dalle necessità, visto che si prevede un numero di assunzioni assai inferiore alle promesse fatte e lontano da un piano per garantire la stabilizzazione di tutto il personale precario docente e ATA). Tutti gli aspetti positivi hanno una zona d’ombra: l’introduzione di un organico funzionale pluriennale, che per noi va però chiaramente finalizzato a potenziare l'offerta formativa a partire dal sud e non semplicemente a ridurre le supplenze; il mantenimento degli scatti di anzianità e lo stanziamento di risorse aggiuntive per la valorizzazione del personale, ma va liberato da una modalità tutta discrezionale dell’attribuzione; l’investimento che si fa sulla formazione del personale in servizio per il miglioramento del servizio.
Le riforme non si fanno con la riduzione dei diritti, della partecipazione e della democrazia. I necessari cambiamenti devono avere come riferimento i principi e i valori della Costituzione.
Il divieto di assumere i supplenti dopo 36 mesi di servizio previsto all’art. 12 stravolge i principi di giustizia e di equità affermati dai giudici europei sulla stabilizzazione dei precari.
Ci sono dei diritti che non sono negoziabili, come il diritto allo studio, la libertà di insegnamento, la dignità del lavoro.
La scuola reale non ci sta. Unitariamente agli altri sindacati della scuola, accanto al calendario di lotte già programmato, valuteremo quali ulteriori e forti iniziative occorrerà mettere in campo.
Servizi e comunicazioni
I più letti
- Le offerte delle Case editrici agli iscritti alla FLC CGIL
- Giovedì 31 ottobre è sciopero dei settori della Conoscenza: le iniziative nelle città
- ATA, nuove posizioni economiche per assistenti e collaboratori: pronto il decreto
- Personale ATA: contratto 2019-2021 e benefici economici non ancora attribuiti
- Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto PNRR-quinquies
Ora e sempre esperienza!
Legislazione e giurisprudenza recente
- Note ministeriali Nota 15046 del 31 ottobre 2024 - Aggiornamento piattaforma anagrafiche AFAM – Elenco incarichi
- Decreti legge Decreto Legge 160 del 28 ottobre 2024 - Disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del PNRR
- Note ministeriali Nota 14764 del 28 ottobre 2024 – AFAM - Reclutamento docenti - personale tecnico-amministrativo e nuove figure aa 2024-2025
- Note ministeriali Nota ministeriale 14783 del 28 ottobre 2024 - Stabilizzazione personale tecnico-amministrativo al 31/10/24. Graduatorie istituto permanenti 24 mesi. Elenco personale 36 mesi servizio
Approfondimenti
- Tutti gli approfondimenti
- Mobilità docenti e ATA
- Graduatorie d'istituto docenti
- Graduatorie d'istituto ATA
- Concorso 24 mesi ATA
- Formazione iniziale e reclutamento docenti
- Assunzioni e supplenze
- Quando si chiamano i supplenti?
- Posizioni economiche e passaggi di qualifica ATA
- Guida alle Istanze online
- Vademecum sanzioni disciplinari
- Assenze per malattia e certificati telematici
Ultime notizie dalle regioni
- Palermo - Assistenza alunni con disabilità: la Flc Cgil di Palermo chiede un tavolo in plenaria e i motivi della mancata convocazione del sindacato sul tema
- Palermo - Percorsi abilitanti per i 60 Cfu, a Palermo applicato dall’Università il costo massimo di 2.500 euro per tutti i corsisti
- Sicilia - Palermo: FLC CGIL Sicilia, docenti, ricercatori, ATA e cittadini in sciopero davanti la Prefettura