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Informativa al MIUR su VALeS e valutazione dei dirigenti scolastici

Per la valutazione dei Dirigenti scolastici non si può prescindere dall’articolo 20 del CCNL dell’Area V dell’11 aprile 2006.

09/07/2013
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Su espressa richiesta della FLC CGIL è proseguito nella mattinata di oggi, 9 luglio 2013, con gli stessi interlocutori di giovedì scorso, l’apposito incontro di informativa relativo alla sperimentazione del sistema VALeS, alla valutazione dei Dirigenti scolastici ed alla formazione dei neo Dirigenti.

Rispetto all’incontro precedente c’è da registrare la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale del 4 luglio 2013 del DPR 80/2013 “Regolamento sul sistema nazionale di valutazione”, che andrà pienamente in vigore dal prossimo 19 luglio.

Sollecitati ad esprimere le nostre considerazioni sulle comunicazioni fatte precedentemente dal Dottor Previtali che cura il progetto di sperimentazione per conto dell’INVALSI, come FLC CGIL abbiamo sottolineato che del progetto VALeS non condividiamo il “disegno di valutazione complessivo in cui risultino organicamente inserite la valutazione delle scuole e la valutazione della dirigenza scolastica” né la conseguente “necessità di collegare la valutazione ottenuta ai meccanismi di retribuzione di risultato nonché alla definizione dei futuri obiettivi da assegnare da parte del Direttore dell’USR al Dirigente in sede di successivo incarico”.

Sul Regolamento del Sistema Nazionale di Valutazione, premesso quanto sia problematico lo svolgimento dei compiti attribuiti al corpo ispettivo a causa del loro esiguo numero, abbiamo espresso rilievi sui contenuti dell’articolo 2 comma 2 (“i risultati della valutazione saranno forniti ai Direttori degli USR per la valutazione dei Dirigenti scolastici”), dell’articolo 3 comma 1 (“l’Invalsi definisce gli indicatori per la valutazione dei Dirigenti scolastici in coerenza con il D.Lgs. 150/09”), dell’articolo 6 comma 2 (nuclei di valutazione esterna composti da 1 Dirigente tecnico e 2 esperti facenti parte dell’apposito elenco), dell’articolo 6 comma 4 (azioni di valutazione della scuola estese anche alle aree di miglioramento organizzativo e gestionale riconducibili al Dirigente scolastico ai fini della valutazione dei risultati della sua azione dirigenziale) e dell’articolo 6 comma 5 (i piani di miglioramento, con i risultati conseguiti dalle singole istituzioni scolastiche, sono comunicati al Direttore del competente USR che ne tiene conto per gli obiettivi da assegnare al Dirigente nel conferimento del successivo incarico).

Sia VALeS sia il nuovo SNV, nella valutazione ipotizzata per i Dirigenti scolastici, prevedono effetti sulla definizione degli obiettivi, sul conferimento di successivi incarichi dirigenziali e sulla retribuzione di risultato.

Noi riteniamo che la valutazione ai fini della retribuzione di risultato e dei successivi incarichi non può essere fatta dai soggetti del SNV né da quelli del VALeS.

Che fine fa allora la valutazione declinata nell’articolo 20 del CCNL dell’Area V della dirigenza scolastica, sottoscritto l’11 aprile 2006 e tutt’ora in vigore?

E’ necessario chiarire il rapporto tra la valutazione dei Dirigenti scolastici prevista nell’articolo 20 e quella prevista nel progetto VALeS e nel Regolamento sul sistema nazionale di valutazione, escludendo nella fase attuale effetti per i Dirigenti sulla retribuzione di risultato e sul conferimento degli incarichi.

Non è possibile incardinare la valutazione del Dirigente scolastico in una valutazione di sistema senza le necessarie garanzie che, insieme alle procedure ed ai vincoli, sono invece contenuti nell’articolo 20. Una cosa è VALeS, altro è il sistema nazionale di valutazione, altro ancora è la valutazione del Dirigente scolastico, la cui disciplina è definita nel CCNL.

La Dottoressa Palumbo ha auspicato che, con realismo, si passi all’applicazione del Regolamento ormai pubblicato in gazzetta ufficiale e che si dia così dignità alla dirigenza scolastica, rimasta l’unica dirigenza pubblica senza valutazione.

Abbiamo ribattuto che se la dirigenza scolastica è rimasta l’unica dirigenza pubblica senza valutazione certamente non è colpa dei Dirigenti né del CCNL: la colpa non può che essere dell’Amministrazione che, a più di 7 anni dal CCNL del 2006, non ha voluto né saputo mettere in atto la procedura valutativa e le attività di formazione per i componenti dei nuclei previste nell’articolo 20. Non ci si può appellare poi al sano realismo affermando che, visto che un Regolamento c’è, non resta che applicarlo; se un Regolamento ha parti poco chiare o contraddittorie, è bene che si mettano da subito in atto dei correttivi.

Il Dottor Previtali ha voluto precisare che VALeS è un progetto sperimentale: come tale non può avere ricadute né sugli incarichi né sulla retribuzione dei Dirigenti scolastici. Ha aggiunto che quasi tutti gli elementi dell’articolo 20 sono presenti in VALeS (forte attenzione ai risultati; obiettivi da perseguire in arco temporale con elementi di contestualizzazione; sistema leggero; valorizzazione della funzione dirigenziale). Per la composizione dei nuclei, unico elemento fisso è il Dirigente tecnico; degli altri 2 esperti, uno potrebbe essere il Dirigente scolastico. Tutta la procedura di valutazione prevede grande fiducia nel lavoro del Dirigente.

Sia l’Amministrazione sia il Dottor Previtali hanno preannunciato la pubblicazione delle linee guida che dovranno guidare ed uniformare l’azione dei nuclei di valutazione esterna nelle loro visite alle scuole e ai Dirigenti; sarebbe utile un confronto con le Organizzazioni Sindacali prima della loro pubblicazione.

In conclusione di seduta è stato affrontato il tema della formazione per i neo Dirigenti scolastici. Come FLC CGIL, abbiamo evidenziato che nell’attività svolta nel corrente anno scolastico l’Amministrazione ai vari livelli ha agito con decisioni unilaterali e non ha mai voluto fornire informativa alle Organizzazioni Sindacali; l’apposito gruppo di lavoro costituito al MIUR ha agito in gran segreto; l’attività di mentoring non sempre si è svolta come sostegno professionale ai nuovi. L’Amministrazione ha assicurato una maggiore attenzione, a partire dall’informativa alle Organizzazioni Sindacali, nella realizzazione delle attività di formazione da svolgere nel prossimo anno scolastico per i neo Dirigenti in coerenza con quanto previsto nell’allegato tecnico del bando, maggior rispetto per i loro tempi di lavoro e una scelta più accurata dei mentores.

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