Personale ATA: è più che mai urgente istituire un organico funzionale
Organici scuola 2016/2017: senza correttivi adeguati il nuovo anno scolastico correrà il rischio di essere contrassegnato da gravi disfunzioni organizzative, amministrative e didattiche.


La forte carenza di personale amministrativo, tecnico e ausiliario nella scuola richiede un intervento tempestivo da parte del Ministero dell’Istruzione e del Governo. Questo ennesimo grido d’allarme lanciato dalla FLC CGIL non può essere ignorato poiché un intervento riformatore riguarda soprattutto l’organico del personale ATA unitamente alla cancellazione delle restrizioni alle supplenze brevi, per garantire la continuità al servizio e all’azione amministrativa e il supporto alla didattica.
Non c'è innovazione tecnologica o digitalizzazione che possa supplire la cronica mancanza di personale ATA nelle nostre scuole e non si può confondere lo strumento digitale con chi poi dovrebbe farlo funzionare, cioè le risorse umane. Senza il lavoro di queste persone, qualunque riforma, anche la più buona, non potrà mai raggiungere l’obiettivo fondamentale che è quello di rendere un servizio efficiente ed efficace alla collettività.
L’incremento quantitativo delle attività e delle prestazioni da svolgere introdotte dalla legge 107/15 richiede un fabbisogno di posti aggiuntivi di personale ATA, che non è assolutamente possibile soddisfare con le dotazioni organiche esistenti. Ed ecco perché il problema dell’insufficienza di organico, assieme a quello delle restrizioni alle sostituzioni, si ripercuoterà inevitabilmente sulla pianificazione generale dei servizi scolastici e sulla didattica.
La mancata istituzione di un organico funzionale per il personale ATA (come per i docenti con l’organico potenziato) ha ancora una volta mortificato la professionalità e marginalizzato il lavoro di questi lavoratori. Il funzionamento della scuola dovrebbe, invece, basarsi su un organigramma complessivo, inclusivo di questo personale, senza il quale l’istituzione scolastica è destinata a non assolvere la sua funzione sociale e istituzionale.
Il decreto interministeriale sull’organico di diritto triennale del personale ATA ci consegna, al contrario, una situazione in cui permangono tagli e riduzioni nonostante l’incremento di alunni, a causa della modifica (legge di stabilità 2015) nelle progressioni numeriche delle tabelle, previste per il conteggio dei posti spettanti, che non consente di poter attivare un numero di posti congruo all’aumento nelle diverse tipologie di scuola. Ma non è tutto. Con l’organico di fatto il Miur intende autorizzare solo 5.182 posti in deroga, a causa dei rilievi sollevati dal Mef, per il numero eccessivo di posti autorizzati, a loro dire, lo scorso anno (9.078). Il nostro commento.
È per questo motivo che abbiamo sollevato il problema col sottosegretario Faraone, per ottenere un impegno politico esplicito ad autorizzare gli stessi posti attribuiti lo scorso anno, appena sufficienti alla funzionalità operativa delle scuole. Il sottosegretario non ha, però, fornito conferme sul numero dei posti in deroga da attivare, riservandosi di fare un approfondimento in tempi stretti con le proprie Direzioni Generali. Su tutta la questione noi abbiamo chiesto chiarezza e certezza. Il nostro commento.
In questa situazione è facile immaginare il probabile scenario del nuovo avvio di anno scolastico che, in assenza di correttivi adeguati, correrà il rischio di essere contrassegnato da gravi disfunzioni organizzative, amministrative e didattiche. Può compromettersi non solo la gestione del personale, ma anche la tenuta stessa dei servizi essenziali, quali la sicurezza, la vigilanza e l’assistenza agli alunni disabili.
Al contrario, l’obiettivo primario e preciso dovere per l’Amministrazione, è far funzionare le scuole, garantire l’assistenza alla disabilità, la sicurezza degli alunni e dei laboratori, assicurare il tempo scuola con l’apertura dei plessi, la continuità e l’efficacia dell’azione amministrativa, l’adeguato supporto all’attività didattica.
Per questa ragione continuerà a tutti i livelli la nostra la battaglia per il ripristino e il reintegro dei posti tagliati!
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