Lavoro ATA. Semplificare per migliorare (6): le piattaforme siano interconnesse, i monitoraggi siano ridotti, la comunicazione degli infortuni abbia tempi più distesi
La semplificazione amministrativa chiesta dalla FLC CGIL deve affrontare i nodi che da tempo abbiamo posto all’attenzione del Ministero dell’Istruzione: le piattaforme siano interconnesse, i monitoraggi siano ridotti, la comunicazione degli infortuni abbia tempi più distesi.
Nel corso dei mesi primaverili ed estivi del 2022 i sindacati scuola e l’amministrazione ministeriale dell’istruzione si sono incontrati numerose volte per esaminare il “cahier” di quelle che abbiamo chiamato “molestie burocratiche” affinché esse vengano eliminate semplificando le procedure, evitando le duplicazioni, riducendo all’essenziale i monitoraggi, estromettendo dalle scuole quelle incombenze che sono di carattere amministrativo non scolastico e che sono state scaricate sulle scuole per un malinteso concetto di autonomia e che invece nulla hanno a che fare con l’autonomia scolastica.
Quali le principali questioni che occorre mettere in agenda perché siano risolte?
Innanzitutto abbiamo sistematicamente segnalato al Ministero innumerevoli problemi di intoppi amministrativi che con pochi passaggi di natura procedurale e informatica possono essere risolti senza particolare fatica. In questa categoria si inquadrano la gestione delle assenze su SIDI, il dialogo con la funzione del Programma annuale, rapporto con NoiPA in merito al rapporto di lavoro ecc. Occorre a questo proposito creare un meccanismo virtuoso tale per cui a segnalazione scolastica e sindacale segua una presa in carico del problema a cui dare riscontro di possibile soluzione o meno: ciò nel presupposto che la segnalazione di una difficoltà e il suggerimento eventuale di risoluzione non sia presa come pura lamentela ma come stimolo al miglioramento dell’azione amministrativa.
Ma oltre a ciò occorre mettere in cantiere un vero e proprio progetto di semplificazione che si proietti nel medio periodo giungendo anche a chiedere modifiche legislative se ciò si rende necessario per sviluppare una vera liberazione del lavoro nelle scuole.
Concludiamo la rassegna delle misure (vedi la prima, la seconda, la terza, la quarta e la quinta) che si rendono necessarie per liberare le scuole dalle molestie burocratiche, intese come incombenze non scolastiche cioè non immediatamente finalizzate al lavoro di istruzione.
LE PIATTAFORME SIANO INTERCONNESSE, I MONITORAGGI SIANO RIDOTTI, LA COMUNICAZIONE DEGLI INFORTUNI ABBIA TEMPI PIÙ DISTESI
Occorre operare in modo tale che le segreterie non siano costrette a lavorare su dati che già sono in possesso delle altre amministrazioni.
Occorrono banche dati condivise tra Ministero, Scuole, MEF, NoiPA, INPS e occorre un dialogo produttivo fra le amministrazioni che eviti la duplicazione dei lavori o il blocco delle procedure.
Ale segreterie scolastiche vengono con frequenza richiesti continui monitoraggi su argomenti i cui dati sono già in possesso delle amministrazioni. Ciò rallenta e talora vanifica il lavoro già svolto.
Gli stessi monitoraggi che vengono chiesti con eccessiva frequenza alle segreterie scolastiche possono e debbono essere evitati laddove i dati siano estraibili già dalle piattaforme delle amministrazioni.
La denuncia degli infortuni nelle scuole non può avere la medesima tempistica delle altre amministrazioni (48 ore). La mancanza di personale nelle segreterie, gli infortuni che avvengono di venerdì e che non si riesce a comunicare con tempestività sono cause di multe a danno della scuola che non hanno ragione di esistere.
Occorre allungare il tempo (cinque giorni) entro cui inviare la comunicazione agli organi di riferimento.
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