Lavoro ATA. Semplificare per migliorare (2): no a ricostruzione di carriera e inquadramenti stipendiali a carico delle scuole
La semplificazione amministrativa chiesta dalla FLC CGIL deve affrontare i nodi che da tempo abbiamo posto all’attenzione del Ministero dell’Istruzione: ricostruzione di carriera e inquadramenti stipendiali non siano a carico delle scuole.


Nel corso dei mesi primaverili ed estivi del 2022 i sindacati scuola e l’amministrazione ministeriale dell’istruzione si sono incontrati numerose volte per esaminare il “cahier” di quelle che abbiamo chiamato “molestie burocratiche” affinché esse vengano eliminate semplificando le procedure, evitando le duplicazioni, riducendo all’essenziale i monitoraggi, estromettendo dalle scuole quelle incombenze che sono di carattere amministrativo non scolastico e che sono state scaricate sulle scuole per un malinteso concetto di autonomia e che invece nulla hanno a che fare con l’autonomia scolastica.
Quali le principali questioni che occorre mettere in agenda perché siano risolte?
Innanzitutto abbiamo sistematicamente segnalato al Ministero innumerevoli problemi di intoppi amministrativi che con pochi passaggi di natura procedurale e informatica possono essere risolti senza particolare fatica. In questa categoria si inquadrano la gestione delle assenze su SIDI, il dialogo con la funzione del Programma annuale, rapporto con NoiPA in merito al rapporto di lavoro ecc. Occorre a questo proposito creare un meccanismo virtuoso tale per cui a segnalazione scolastica e sindacale segua una presa in carico del problema a cui dare riscontro di possibile soluzione o meno: ciò nel presupposto che la segnalazione di una difficoltà e il suggerimento eventuale di risoluzione non sia presa come pura lamentela ma come stimolo al miglioramento dell’azione amministrativa.
Ma oltre a ciò occorre mettere in cantiere un vero e proprio progetto di semplificazione che si proietti nel medio periodo giungendo anche a chiedere modifiche legislative se ciò si rende necessario per sviluppare una vera liberazione del lavoro nelle scuole.
Segnaliamo la seconda misura (vedi la prima) che si rende necessaria per liberare le scuole dalle molestie burocratiche, intese come incombenze non scolastiche cioè non immediatamente finalizzate al lavoro di istruzione.
NO A RICOSTRUZIONE DI CARRIERA E INQUADRAMENTI STIPENDIALI A CARICO DELLE SCUOLE CHE SI DEVONO LIMITARE ALL’INSERIMENTO DATI RICHIESTI
Il MEF con le Ragionerie dello Stato - Ufficio stipendi dispone di già di tutti i dati per inquadrare il dipendente nella giusta fascia di retribuzione una volta immesso in ruolo.
Alla scuola si può lasciare il compito di verificare, integrare e confermare (con una apposita funzione) al SIDI che sono stati inseriti tutti i periodi pre ruolo e le assenze senza retribuzione presenti nella carriera e poi trasmettere il flusso al NoiPA: sulla base di questi dati NoiPA è in grado di inserire il dipendente nella fascia stipendiale adeguata all’anzianità di servizio spettante calcolando e liquidando stipendio corrente e arretrati. La scuola dovrebbe infine limitarsi a fare il decreto di conferma in ruolo da inserire al SIDI e trasmettere.
Inoltre, anche le ricostruzioni di carriera su sentenza dovrebbero essere gestite dal SIDI con un’apposita funzione che faccia inserire l’anzianità riconosciuta in sentenza e la data di prescrizione degli arretrati. Oggi le scuole sono costrette a comprare dei software specifici.
Il problema sta alla radice perché il Ministero dell’Istruzione dovrebbe promuovere la revisione della norma di legge invece di alimentare contenzioso e perdere puntualmente sul riconoscimento per intero dalla data di immissione in ruolo del servizio pregresso ai fini della retribuzione.
Anche questa è tematica che va affrontata e risolta.
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