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INFN: emergenza covid, stabilizzazioni, rilievi della Funzione Pubblica, POLA, molti gli argomenti in discussione

Il resoconto della trattativa del 26 marzo 2021.

29/03/2021
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La riunione è iniziata con un aggiornamento sulla situazione emergenziale e le vaccinazioni.
Dall’inizio della pandemia ad oggi ci sono stati 113 casi di lavoratori e lavoratrici che sono risultati positivi al covid, più o meno in media con il dato nazionale di contagi.
La situazione vaccinale, che ha avuto, in particolare per i laboratori di Frascati e l’amministrazione centrale, momenti “un po’ caotici” e non gestiti al meglio, vede ancora una situazione a macchia di leopardo. 
Nelle sezioni interne all’Università in gran parte il personale è stato equiparato a quello universitario, ma non dappertutto.
Riteniamo questa disparità inaccettabile perché frutto di una interpretazione distorta dell’autonomia universitaria. 
Nei laboratori la situazione varia a seconda delle disposizioni regionali.
Noi pensiamo che in ogni caso vadano rispettate le indicazioni che vengono fornite dal Ministero della Salute e dalle Regioni, senza fughe in avanti e nel rispetto delle priorità assegnate per uscire il prima possibile da questa emergenza.
Si è poi passati alla spinosissima questione delle stabilizzazioni.
Si è riconfermato che il personale cosiddetto prioritario sarà stabilizzato entro giugno, a prescindere se sarà nel frattempo uscito il decreto di riparto delle risorse stanziate in legge di bilancio.
Si è anche riconfermato l’impegno preso con il Presidente Zoccoli di convocare al più presto un tavolo tecnico per affrontare la questione dei “non prioritari” e dei “comma 2”. La delegazione INFN ha confermato l’intenzione di procedere nella direzione già espressa nell’incontro con il Prof. Zoccoli.
Nei piani assunzionali del prossimo periodo, che vedranno un numero importante di posizioni per ricercatori e tecnologi, sarà anche dato spazio ad assunzioni per il personale IV -VIII che, a causa del turn over, vive situazioni di criticità.
In riferimento ai rilievi mossi dal dipartimento della Funzione Pubblica e dal MEF all’applicazione dell’articolo 53, al Regolamento RUP e a al CCNI 2017 per ricercatori/tecnologi, l’Ente sta lavorando per il loro superamento. 
Siamo fiduciosi, ma non disattenti. Eventuali modifiche agli accordi sottoscritti per superare i rilievi mossi da Funzione Pubblica e MEF dovranno essere da noi condivisi e non adottati unilateralmente dall’Ente.
In riferimento al POLA (piano organizzativo del lavoro agile) l’Ente ha accolto le richieste di modifica che abbiamo avanzato. Abbiamo però fatto presente che nel frattempo è stato sottoscritto dal Governo e dalle Organizzazioni Sindacali il “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale” che prevede che sarà il nuovo contratto nazionale di lavoro, la cui trattativa si aprirà a breve, a disciplinare la materia del lavoro agile. Diventa perciò un inutile esercizio muscolare il voler a tutti i costi procedere con l’approvazione del POLA, visto che poi dovrà essere rivisto e che siamo ancora in fase emergenziale per la diffusione del covid. 
Non ci pare però che l’Ente voglia intraprendere questa strada sensata, ma fare come se niente fosse successo. Trattasi, purtroppo, di un film già visto.
Come sulla performance, dove si vuole ostinatamente procedere a dispetto di tutti e tutto e dove già crescono forti malumori nel personale, anche e soprattutto dopo i corsi di formazione/informazione che l’Ente ha avviato sul tema.
La delegazione INFN ci ha poi fornito un quadro delle valutazioni dei Direttori in merito all’applicazione dell’articolo 54. Le valutazioni sembrano non rispondere a degli stessi criteri anche perché i valutatori sono diversi.
A nostro avviso permangono criticità, anche se, relativamente all’articolo 54, dati i posti disponibili per tutti, non ci saranno problemi. Problemi che potrebbero però sorgere nel momento in cui si andrà ad applicare l’articolo 53 dove i posti, almeno per ora, sono in prima battuta inferiori agli aventi diritto.
Sulla determinazione del salario accessorio 2018 e 2019 si è avuto solo un primo scambio di battute in attesa di avere un quadro preciso delle risorse disponibili.
A breve sarà discusso con il Sindacato un questionario, predisposto dal dipartimento di sociologia del lavoro dell’Università di Torino, sul “benessere organizzativo e stress da lavoro correlato”.
Infine alcune informazioni “tecniche”:
  • ad aprile verranno pagate le borse di studio per i figli dei dipendenti;
  • il conguaglio di quanto spettante per il contratto integrativo sarà liquidato entro aprile o maggio;
  • per quanto riguarda il passaggio ai buoni pasto elettronici si sta lavorando per completarlo.
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