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Da Profumo, Formigoni e Aprea un consenso a smontare un sistema di regole e valori nazionali

La FLC CGIL Lombardia interviene sulla possibile sperimentazione di percorsi di reclutamento dei docenti nella regione.

13/02/2012
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A cura della FLC CGIL Lombardia

C'è un dato, veramente amaro, che emerge da tutta la vicenda legata al reclutamento docente da parte delle istituzioni scolastiche per la Lombardia ed è quello che se ne sta discutendo e parlando senza il coinvolgimento di chi la scuola, in forma più o meno garantita, la fa e la vive: i suoi docenti, i suoi dirigenti, le sue utenze e le parti sociali. Questo vale più di ogni altra cosa!

Apprendiamo da una nota di "Lombardia notizie" e da un video di Repubblica, che l'incontro tra il Ministro Profumo, il Presidente Formigoni e il neo Assessore Aprea di oggi a Milano, si è concluso con una generale approvazione a sperimentare percorsi di reclutamento docente d'istituto per la Lombardia.

Noi sappiamo che Profumo è un Ministro dello Stato italiano e che in questo momento regge le sorti del sistema nazionale d'istruzione del nostro Paese, non che fosse anche un consapevole sperimentatore di modalità di reclutamento del personale docente, incostituzionali e quindi inapplicabili, valevoli per l'esclusiva Lombardia.

E ancora, quando il Ministro Profumo dice che vi sono risorse disponibili prese dalla legge 440, che ricordiamo essere risorse pubbliche finalizzate al sostegno dell'offerta formativa scolastica, che a suo avviso potrebbero diventare utili per la gestione dei costi derivanti da un reclutamento di ordine "scolastico", ha idea che si sta scegliendo la strada dell'usare il denaro di tutti, anziché quello di Regione Lombardia, per decidere di retribuire chi potrà insegnare nelle scuole "lombarde"?

Abbiamo già detto di come tutto questo non abbia un minimo di sostegno legislativo e torniamo a confermarlo. Il Ministro Profumo non può prestarsi, in ragione di un "disegno sperimentale", a mettere in discussione il sistema nazionale d'istruzione e accettare che in Lombardia si possa insegnare solo dopo aver giurato fedeltà a Formigoni, così come previsto dal comma 2 ter dell'art. 8 del P.d.L. regionale "Crescita e sviluppo".

Abbiamo anche letto che il nuovo assessore Aprea, a conclusione dell'incontro con il Ministro ha dichiarato che: "Intende studiare un accordo con il Governo che sia rispettoso dei diritti acquisiti e delle leggi nazionali e che consenta alle scuole di scegliere gli insegnanti migliori in piena coerenza con il progetto educativo delle scuole" !

Se il neo Assessore conosce bene le materie riferite, ai diritti acquisiti e alle leggi nazionali, sa bene che quanto da lei auspicato è assolutamente impossibile da realizzare, a meno che, sempre il Ministro Profumo, determini una norma in deroga a tutta la legislazione vigente, ivi compreso l'attuale sistema di reclutamento che si regge sugli articoli 399 e 400, del T.U..

La FLC CGIL Lombardia chiede al Ministro Profumo di non aderire a nessun progetto di sperimentazione o di tavoli tecnici legati all'approfondimento di questa materia e invita il Ministro a rileggersi i diversi atti e le risoluzioni prodotte dalla Conferenza Unificata delle Regioni. In quei documenti almeno si prova a parlare a tutta l'Italia!