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Confermato in Lombardia lo strappo in materia di reclutamento regionale nella scuola

La Giunta guidata da Roberto Formigoni approva il Progetto di legge regionale "Crescita e Sviluppo". La FLC CGIL Lombardia conferma il primo giudizio fortemente negativo.

11/02/2012
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A cura della FLC CGIL Lombardia

Nella riunione di Giunta regionale di ieri [10 febbraio 2012, ndr], è stato approvato il progetto di legge regionale in materia di "Crescita e sviluppo". L'articolo che riguarda il tema del reclutamento nella scuola non è stato per nulla modificato rispetto alla prima bozza, art. 5, ed è stato confermato per intero nella nuova stesura che prende una nuova definizione: art 8.

Come FLC CGIL e CGIL Lombardia riconfermiamo il nostro primo giudizio, fortemente negativo, con il quale si chiesto il ritiro di tale articolo in quanto incostituzionale e divergente dalle norme che attualmente governano il tema del reclutamento dei docenti.
Nella stesura definitiva del testo,la pervicacia di andare contro ciò che oggi norma la materia del reclutamento docente è confermata in tutta la sua sostanza, anzi, leggendo la relazione allegata., che noi intendiamo quale disciplinare di applicazione, le cose si inaspriscono ulteriormente.

Si dice, infatti:

  • di una pesante critica alla scuola statale e alle sue regole in materia di reclutamento;
  • si afferma l'idea che siano le scuole a poter scegliere i loro docenti;
  • si conferma l'idea di assunzione a seguito di concorso d'istituto;
  • che i criteri del bando concorsuale vengono definiti dalla Giunta regionale Lombarda;
  • si chiede che le scuole assumano finalmente una dimensione "dinamica" in modo da costruire una sorta di mercato dentro il quale "fiocchino" le opportunità di "diversificazione" e di efficacia del prodotto formativo;
  • si dice che le scuole si dovranno adoperare per la costruzione di percorsi di istruzione in relazione alle esigenze "lombarde".

Non sappiamo se la relazione di accompagnamento all'art. 8, che certifica quanto sopra sia stata scritta dall'ex On. Valentina Aprea, ora neo Assessore all' Istruzione, Formazione e Cultura! Di certo ora che l'abbiamo letta, e ricordandoci le sue proposte di "governance" per la scuola contenute nella sua proposta di legge, verrebbe da dire che c'è molto del suo. Se non è così, ce ne scusiamo in anticipo, nella consapevolezza però che questa materia è sempre stata di "suo" profondo interesse.

La FLC CGIL Lombardia chiede un sostanziale ripensamento di quanto proposto dall'art. 8 del PdL regionale e in particolare chiede che non si realizzino spazi per l'assunzione del personale per le "attività didattiche annuali" al di fuori da quanto normato, sia per legge costituzionale, che per norma di legge ordinaria, norme da noi già citate nel comunicato stampa dello scorso 30 Gennaio e che alleghiamo di nuovo.

Diffidiamo da coloro che ci vogliono fare intendere che quanto proposto dalla Giunta Formigoni, poi, finirà per assumere caratteri di ordine "sperimentale", di "laboratorio." Troppe sono, infatti, le esperienze del laboratorio "Lombardia", che poi sono diventate norma nazionale.
E ancora, il fatto che la norma in questione dovrà comunque essere oggetto di confronto con il Governo, e ci mancherebbe altro, non ci tranquillizza affatto! Conosciamo bene, infatti, il modo di intrepretare in chiave regionalista e "separatista" quanto definito in materia di autonomia scolastica dal nuovo Titolo V Costituzionale da parte di Regione Lombardia!

La FLC CGIL Lombardia, proprio all'apertura della campagna elettorale del rinnovo delle RSU, chiede a tutti gli operatori di farsi portavoce di questo nostro importante dissenso.

La FLC CGIL Lombardia, che continua a pensare che la scuola pubblica, quella della nostra Costituzione, è l'unica capace di essere e per davvero la "scuola di tutti e di ciascuno", chiede, attraverso il voto alle RSU della FLC CGIL, di sostenerci nel dire no verso ogni volontà di separazione e di diversificazione del sistema scolastico nazionale.