DDL scuola: i tentativi del Governo di dividere il fronte della protesta sono falliti
Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.
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Se Renzi vuole aprire realmente il confronto con chi nella scuola vive, deve essere disponibile a cambiare radicalmente il disegno di legge. Il confronto lo chiediamo sul merito e sul serio, non con i tweet.
Deve essere chiaro a lui e al Governo che non ci accontentiamo di semplici aggiustamenti a un disegno di legge inaccettabile e autoritario che colpisce la dignità, i diritti e la libertà di docenti, ATA e studenti senza migliorare la qualità della scuola pubblica.
Lo sciopero del 5 maggio 2015 ha confermato che sul merito della brutta scuola non c'è consenso. Renzi se ne faccia una ragione, non servono le sue lezioni con lavagna e gessetti!
In questi giorni cresce e si allarga la mobilitazione e tutti i tentativi del Governo di dividere il fronte della protesta sono falliti. Le proposte delle organizzazioni sindacali sono chiare e precise su precari, dirigenti scolastici, difesa della contrattazione e rinnovo del contratto nazionale.
In assenza di risposte concrete le lotte continueranno a partire dai presìdi a Montecitorio e in tutta Italia del 18, 19 e 20 maggio. Non escludiamo nulla compresi ulteriori scioperi e non ci faremo intimidire da nessuno.
Discuteremo con il personale della scuola, con gli studenti e le famiglie dell'andamento del confronto e su come proseguire le lotte, ricercando sempre il massimo consenso.
La nostra gente ci chiede unità, ma anche coerenza, non molliamo perché sono in gioco la scuola della Costituzione e la democrazia.
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