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PON “Per la scuola”: pubblicate le graduatorie provvisorie relative all’avviso “Sport di classe” per la scuola primaria

Limitata la partecipazione delle scuole. Sono ulteriormente confermate le criticità delle scelte effettuate dopo l’entrata in vigore della legge 107/15.

23/07/2018
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L'autorità di gestione del Programma Operativo Nazionale “Per la scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020, con la nota 23477 del 19 luglio 2018, ha pubblicato le graduatorie regionali provvisorie dei progetti pervenuti e relativi all’Avviso per il potenziamento del progetto nazionale “Sport di Classe” per la scuola primaria (nota 1047 del 5 febbraio 2018).

Le istituzioni scolastiche entro il 26 luglio 2018 potranno presentare istanza di chiarimento e revisione circa la posizione in graduatoria, all’indirizzo PEC dgefid@postacert.istruzione.it.

Come è noto l’avviso riguardava le studentesse e gli studenti frequentanti le classi 1ª, 2ª e 3ª delle scuole primarie delle Regioni in ritardo di sviluppo e delle Regioni in transizione e finanzia un modulo/attività della durata di 60 ore per il Potenziamento dell’educazione fisica e sportiva

Hanno partecipato all’avviso 825 scuole per uno stanziamento totale pari a € 6.403.842,60. La cifra che il PON destinava a questo avviso era pari a 15 milioni di euro.

Nella tabella che segue la ripartizione regionale.

Regioni

Progetti in graduatoria

Risorse

Numero istituzioni scolastiche con percorsi di scuola primaria a.s. 2017/18

Partecipazione

(%)

Progetti valutati

Progetti con punteggio insufficiente

Totale

A

B

C = A + B

Basilicata

13

4

17

€ 131.988,00

77

22,08

Calabria

93

3

96

€ 745.344,00

240

40,00

Campania

252

8

260

€ 2.017.599,00

629

41,34

Puglia

144

10

154

€ 1.195.656,00

393

39,19

Sicilia

218

12

230

€ 1.785.303,60

560

41,07

TOTALE Regioni in ritardo di sviluppo

720

37

757

5.875.890,60

1.899

39,86

Abruzzo

21

13

34

€ 263.976,00

132

25,76

Molise

16

6

22

€ 170.808,00

36

61,11

Sardegna

12

0

12

€ 93.168,00

173

6,94

TOTALE Regioni in transizione

49

19

68

527.952,00

341

19,94

TOTALE nazionale

769

56

825

6.403.843

2.240

36,83

Con successiva nota verranno comunicati agli Uffici Scolastici Regionali ed ai singoli istituti scolastici i progetti autorizzati e l’impegno finanziario assunto. L’ammissibilità della spesa decorrerà solo dalla data successiva all’autorizzazione.

La partecipazione delle scuole all’avviso è stata piuttosto limitata soprattutto nelle regioni in transizione. Trova conferma come la parcellizzazione degli interventi del PON sostanzialmente finalizzati ad amplificare gli interventi previsti dalla Legge 107/15, sia stata una scelta fallimentare.

È indispensabile cambiare totalmente direzione e riprendere il percorso che prevede progetti integrati tra FSE e FESR, pochi avvisi, una forte azione di accompagnamento, un monitoraggio continuo sulle ricadute degli interventi sulle attività ordinarie e curriculari soprattutto in tema di riduzione della dispersione scolastica.

 “Piano operativo sport e periferie”

Sulla Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata la delibera 16 del 28 febbraio 2018 del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE). In applicazione dell’art. 1 comma 703 lettera c) della Legge 190/2014 è approvato il “Piano operativo sport e periferie” che prevede la realizzazione di un programma nazionale di interventi finalizzati alla implementazione del patrimonio infrastrutturale sportivo del nostro Paese, con particolare riguardo alle aree svantaggiate e alle zone periferiche urbane. Tale Piano è coerente con l’Obiettivo Tematico n. 9 promuovere l'inclusione sociale, combattere la povertà e ogni forma di discriminazione”, previsto nell’ambito dell’utilizzo dei Fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE) e si prefigge, in particolare, di incrementare «la legalità nelle aree ad alta esclusione sociale» e di migliorare il «tessuto urbano nelle aree a basso tasso di legalità».

Le risorse stanziate sono pari a 250 milioni di euro di cui l’80% sono destinate alle regioni del Mezzogiorno e il 20% al centro nord provengono dal Fondo sviluppo e coesione (FSC).