Piano Nazionale Scuola Digitale e diffusione di “metodologie didattiche innovative”: i prossimi interventi
Tutto confermato: le risorse nazionali finanziano interventi episodici e privi di effetti concreti sull’intero sistema educativo. I processi di digitalizzazione delle scuole affidati di fatto ai fondi europei.


Il MIUR ha reso noto il Decreto Ministeriale 326 del 9 aprile 2019, registrato dalla Corte dei Conti il 14 maggio, con il quale sono individuati ulteriori interventi nell’ambito del Piano nazionale Scuola Digitale previsto dal comma 56 della Legge 107/15 e adottato con DM 851/15. Il comma 62 della Legge 107/15, stanzia a decorrere dal 2016, 30 milioni di euro all’anno per finanziarie il PNSD, progressivamente ridotti nel corso degli anni successivi. Per il 2019: 15 milioni costituiscono il “Fondo per l'innovazione digitale e la didattica laboratoriale" e 12,06 milioni sono finalizzati alle “Spese per l'innovazione digitale e didattica laboratoriale" Con il DM 62/19 (non conosciuto) sono stati utilizzati € 1.610.000,00 per la realizzazione di ambienti digitali e didattici innovativi presso le istituzioni scolastiche ubicate in aree a rischio. Con il DM 279/19 sono impegnate ulteriori risorse relative
- agli “Ambienti innovativi per le discipline STEM per le scuole del primo ciclo”
- alle “Attrezzature digitali per gli istituti ad indirizzo enologico”
- alle “Biblioteche innovative per l'apprendimento”
- alle Misure di supporto nell'attuazione del Piano nazionale per la scuola digitale
Con il DM 326/19 sono impegnati € 5.820.000,00 a carico del capitolo 2007 “Spese per l’innovazione digitale e didattica laboratoriale” del bilancio del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca per l’esercizio finanziario 2019.
Le risorse sono finalizzate:
- alle azioni di sviluppo e diffusione nelle scuole di metodologie didattiche innovative, competizioni e relativi premi (azioni #14 e #19 del Piano nazionale per la scuola digitale)
- al potenziamento di percorsi per lo sviluppo del pensiero computazionale e della creatività digitale nelle scuole del primo ciclo di istruzione.
Le istituzioni scolastiche destinatarie dei finanziamenti saranno individuate a seguito di procedure selettive pubbliche, la cui attuazione è demandata alla Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per l’innovazione digitale.
Le risorse saranno corrisposte:
- 50% dell’importo dovuto a titolo di acconto;
- ulteriore 50% a saldo previa rendicontazione delle spese sostenute.
Le risorse rimanenti e le eventuali economie saranno oggetto di ulteriori provvedimenti.
Il nostro commento
L’esiguità dei finanziamenti nazionali nonché la loro estrema parcellizzazione e frammentazione tematica erogati, peraltro, attraverso un ginepraio di decreti ministeriali e decreti dipartimentali di cui non si sentiva alcun bisogno, conferma come nell’ambito del PNSD, sia solo il PON “Per la scuola” a prevedere interventi estesi sull’intero sistema educativo, mentre le risorse nazionali stanziate dalla Legge 107/15, vadano a finanziarie interventi una tantum e/o rivolti a un numero limitato di istituzioni scolastiche.
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