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Telegramma al Ministro in merito alla riforma degli studi nelle Facoltà di Giurisprudenza

La Federazione Lavoratori della Conoscenza della CGIL esprime la propria più viva preoccupazione per le notizie di stampa sulla riforma degli studi nelle Facoltà di Giurisprudenza

13/07/2004
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All’on.le Letizia Moratti

Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca

e p. c. all’on.le Siliquini

sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca

al prof. Tosi

Presidente Conferenza dei Rettori italiani

Al prof. Labruna

Presidente Consiglio Universitario nazionale

al prof. Angelici

Presidente della Conferenza dei Presidi di Giurisprudenza

Facoltà di Giurisprudenza

Università La Sapienza

ROMA

Onorevole Ministro,

La Federazione Lavoratori della Conoscenza della CGIL esprime la propria più viva preoccupazione per le notizie di stampa sulla riforma degli studi nelle Facoltà di Giurisprudenza. Se le stesse sono fondate, infatti, più dei tre quarti dei crediti totali sarebbero vincolati dal provvedimento ministeriale, così negando nei fatti ogni autonomia alle Facoltà. Inoltre, il progetto sarebbe stato formulato da una Commissione in cui uno solo dei componenti può dirsi, in qualche modo, rappresentativo del mondo universitario e tutti gli altri sono rappresentativi di una sola delle figure professionali formate nelle Facoltà di giurisprudenza (gli avvocati). E, comunque, valutiamo come estremamente grave che codesto Ministero non abbia sentito il bisogno di ascoltare le Facoltà interessate.

L’esito, stando sempre alle notizie di stampa, è quello di un progetto affetto da centralismo e vincolismo, che mortifica insieme l’autonomia delle Facoltà e la professionalità dei docenti, rispondendo ad una concezione vecchia e stantìa degli studi giuridici.

Fidiamo che Ella, sig. Ministro, voglia smentire le notizie di stampa indicate.

Distinti saluti