Policlinico di Messina: i sindacati contestano il parere dell’ARAN in merito alla sua natura giuridica
Il Rettore dell’Ateneo di Messina diffidato dalle organizzazioni sindacali dal porre in essere atti finalizzati a trasformare l’AOU di Messina. Avanzata anche la richiesta di intervento alla Ministra dell’Università e della Ricerca, al Ministro della Salute, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Presidente dell’ARAN per ripristinare urgentemente il rispetto del dettato normativo e contrattuale
Le organizzazioni sindacali rilevano come sia errato il contenuto con il quale sono state formulate le richieste di parere all’ARAN, in quanto è errato il presupposto che il Rettore dell’Ateneo di Messina ha rappresentato, allorquando riferisce che l’AOU “Gaetano Martino” è riconducibile al “modello unico di AOU” previsto dal DLgs 517/99, modificando, illegittimamente, lo status giuridico della AOU di Messina, che è invece un’azienda integrata con il SSN, costituita a norma del comma 8, dell’art.2 del DLgs 517/99.
Pertanto allo stato permane ancora la distinzione tra le Aziende istituite in seguito alla trasformazione dei Policlinici Universitari a gestione diretta (c.d. Aziende di tipo a) e le Aziende costituite mediante trasformazione dei presidi ospedalieri nei quali insiste la prevalenza del corso di laurea in Medicina e Chirurgia (c.d. Aziende di tipo b).
In tale contesto sono numerose le argomentazioni e i rilievi anche autorevoli a sostegno circa la natura attuale dell’AOU di Messina quale Azienda Ospedaliera Universitaria integrata con il Servizio Sanitario Nazionale - art. 2, comma 2, lettera a) del DLgs 517/99.
Nota unitaria dei sindacati sul parere ARAN
Le organizzazioni sindacali, ritenuto errato il parere reso su istanza del Rettore dall’ARAN, diffidano il medesimo Rettore dell’Ateneo di Messina dal porre in essere atti finalizzati a trasformare AOU di Messina da Azienda Ospedaliera Universitaria integrata con il Servizio Sanitario Nazionale - art. 2, comma 2, lettera a) del DLgs 517/99 in Azienda a modello unico di AOU e ciò per evidente carenza di potere e di legittimazione del Rettore stesso.
In merito poi all’iniziativa di voler istituire un IRCCS, mediante la trasformazione del Policlinico Universitario “Gaetano Martino” dell’Ateneo di Messina, FLC CGIL, FSUR CISL, UIL SCUOLA RUA, SNALS e FGU GILDA Dipartimento Università ritengono tale iniziativa, evidentemente, impossibile da praticare nei termini proposti e nefasta per la tenuta dei corsi di studio e di specializzazione di area medica e delle professioni sanitarie del suddetto Ateneo.
Per raggiungere l’obiettivo della realizzazione dell’IRCCS, il Rettore ha deciso che qualcosa dovesse cambiare. Innanzitutto il comparto contrattuale del personale operante presso la suddetta AOU, ipotizzando un passaggio da quello dell’Istruzione e Ricerca a quello dalla Sanità, probabilmente pensando di potersi liberare in tal modo delle “fastidiose” OO.SS. del settore universitario che si oppongono ad un disegno che rischia di generare gravi ripercussioni capaci di compromettere l’Ateneo messinese e la sua ex Facoltà di Medicina, per le cui attività è indispensabile la presenza di un Policlinico Universitario non modificato nella sua consistenza e funzione.
Fatto grave e molto rilevante è che le idee del Rettore sull’IRCCS e gli atti consequenziali prodotti non hanno visto il coinvolgimento degli Organi statutari dell’Ateneo e ancor meno quello delle parti sociali, che hanno avviato la grande contestazione in atto, per la qualcosa si tenta ora di giungere alla costituzione dell’IRCCS facendo avviare la procedura dalla Regione sostenendo che l’Azienda sia divenuta “mista” o addirittura “più ospedaliera che universitaria”.
Come ha avuto modo di chiarire anche la Ministra dell’Università in un incontro di confronto con le OO.SS., la soluzione dei problemi di finanziamento dei Policlinici Universitari non può essere ricercata in scorciatoie come la creazione di IRCCS che possono, peraltro, esercitare la loro attività solo su un massimo su 2 discipline e non interessando interi dipartimenti universitari e ad attività integrata, portando alla demolizione del sistema della Sanità Universitaria già molto provata dagli interventi regionali di contenimento dei costi.
Per quanto riguarda l’AOU “Federico II”, è stato riscontrato che negli ultimi anni ha iniziato a reclutare proprio personale applicando il CCNL del comparto/Area della Sanità in luogo di quello corretto dell’Istruzione e Ricerca che, come chiarito anche dall’ARAN nel parere all’Ateneo di Messina, va applicato nel caso delle Aziende di cui all’art.2, comma 2, lettera a) del DLgs 517/99.
L’AOU Vanvitelli, invece, pur avendo applicato al proprio reclutamento fino allo scorso anno il CCNL dell’Istruzione e Ricerca, ha deciso, sulla base di specifiche indicazioni regionali non conformi alla norma, di iniziare ad applicare i CCNL del comparto/Area della Sanità analogamente a quanto avvenuto presso l’AOU “Federico II”, per cui l’iniziativa di impugnare i bandi di concorso in atto.
Spetta alla contrattazione collettiva la disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici, tra i quali rientra anche il personale delle Aziende Ospedaliere Universitarie: i comparti di contrattazione collettiva sono individuati da un Accordo Quadro sottoscritto dall’ARAN con le Confederazioni Sindacali rappresentative.
Di qui la richiesta di intervento alla Ministra dell’Università e della Ricerca, al Ministro della Salute, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Presidente dell’ARAN volto a ripristinare urgentemente il rispetto del dettato normativo e contrattuale.
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