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Presidio dei lettori e CEL di madrelingua davanti al MIUR: L’Europa delle cittadine e dei cittadini, oggi, era a Roma

L’Europa delle cittadine e dei cittadini ha manifestato davanti al MIUR.

27/06/2013
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Tante bandiere e di tanti paesi, anche extra europei, lettori e CEL di madrelingua con bambini, studenti venuti per sostenere i loro insegnanti. Guarda il video

lettori-celTutti insieme hanno chiesto di mettere fine alle innumerevoli discriminazioni che gli insegnanti universitari di madrelingua vivono, da anni, nel loro ambiente di lavoro, le università italiane.

Il Capo ed il Vice Capo di Gabinetto del Ministro, insieme alla Responsabile dell’Istruttoria interna aperta sulla questione della categoria, ci hanno ricevuto. Il colloquio è stato lungo ed esaustivo.

L’istruttoria aperta, sulla base delle nostre denunce a Bruxelles, è molto avanti. E’ già stata fatta una ricognizione sul territorio e quindi presso le università e si sta ora valutando quali possono essere gli strumenti per potere affrontare il problema che non è stato né negato né minimizzato dai rappresentanti del Ministro.

Dal nostro incontro è emersa la piena consapevolezza da parte del MIUR della situazione venutasi a creare in questi lunghi anni e della necessità di porvi rimedio. D’altronde in tutti questi anni la FLC CGIL non ha mai abbandonato la partita e non ha mai mancato di informare e di aggiornare le istituzioni sulla situazione della categoria.

E’ anche apparsa chiaramente la loro preoccupazione non soltanto per la parte tecnica e normativa da affrontare, in quanto parte integrante del sistema universitario, ma anche per l’impatto economico che ne deriverebbe.

Noi pensiamo che è lettori-cel-02sempre meglio prevenire piuttosto che curare e che il costo di oggi sarà sicuramente inferiore a quello che si verrà a creare domani se, come sta succedendo, si riaprono contenziosi nei tribunali italiani e davanti alla CGE. Nei tribunali e alla CGE i lettori/CEL di madrelingua hanno sempre vinto e quindi le loro rivendicazioni sono legittime e non pretestuose.

Oggi la categoria ha fatto un atto di fiducia nei confronti di questo governo ed è andata sotto il MIUR per chiedere all’Italia, il paese nel quale questi cittadini europei hanno scelto di vivere e di lavorare, di risolvere una condizione di discriminazione che dura da quasi trent’anni e che l’Europa sta di nuovo valutando, alla luce delle nostre denunce FLC CGIL e nell’ambito di una eventuale apertura di una procedura d’infrazione contro il governo italiano.

Noi, oggi, vogliamo avere fiducia nell’Italia e nel governo italiano.