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Legge di Bilancio 2024: CUN preoccupato per le insufficienti risorse al sistema universitario

Resoconto della seduta del Consiglio Universitario Nazionale del 14, 15 e 16 novembre 2023. Prossimo incontro il 5 dicembre

17/11/2023
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Durante la seduta del 14, 15 e 16 novembre 2023 il Consiglio Universitario Nazionale ha elaborato una raccomandazione sulla legge di bilancio da sottoporre al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Università e della Ricerca e al Ministro dell’Economia.

Nella raccomandazione viene evidenziato il fatto che il Governo, attraverso la legge di bilancio, non ha previsto sufficienti stanziamenti di risorse per la tenuta generale del sistema universitario nazionale.
Ad esempio, l’incremento dell’indennità di vacanza contrattuale disposto dal Decreto Legge 145 del 2023 per il triennio 2022-2024, a carico dei bilanci degli Atenei e le poche risorse stanziate riusciranno a coprire solo un terzo (5,8%) di quanto necessario per la difesa del potere d’acquisto dei salari, considerando la dinamica inflattiva in atto.
Inoltre, non c’è traccia di ulteriore ampliamento della no tax area, disciplinata ai sensi del Decreto ministeriale 1014 del 3 agosto 2021 per il sostegno alle famiglie che sempre più subiscono una riduzione delle proprie possibilità economiche.

La raccomandazione rileva e sottolinea la mancanza di finanziamenti in merito ad importanti interventi legislativi, come ad esempio quello introdotto dal DPCM 4 agosto 2023 nel settore della formazione insegnanti e l’attivazione, a seguito della legge 79 del 2022, del contratto di ricerca conseguente all’eliminazione della figura dell’assegnista.
A questo proposito, il CUN prende atto con rammarico che ad oggi non si registrano avanzamenti nella trattativa e riconosce l’urgenza di giungere a una definizione per salvaguardare dalla precarietà le figure professionali della ricerca.
Le risorse legate al PNRR, in questo quadro, non sono quindi sufficienti a garantire la tenuta di spesa di tutto il sistema universitario e difficilmente potranno contribuire al rilancio del settore.

Per questi motivi il CUN esprime una forte preoccupazione: la mancanza di risorse e di un piano strategico indebolisce un sistema che è già in sofferenza e che, in questo modo, si allontana sempre più dagli standard europei.

Sono in atto, inoltre, riflessioni e approfondimenti sulle criticità relative all’Abilitazione Scientifica Nazionale e sul decreto di revisione e aggiornamento della tipologia delle classi di concorso per l’accesso ai ruoli del personale docente.

La prossima seduta si terrà il 5 dicembre.