DL 115 (DL aiuti bis) è legge. Anche il personale dell’università può esigere “fringe benefit” esenti da tassazione fino a 600 euro
Rientrano nel beneficio anche le somme erogate o rimborsate dal datore di lavoro ai dipendenti per il pagamento delle bollette domestiche
Il DL 115 del 9 agosto 2022, diventato legge il 20 settembre, ha previsto varie misure con l’obiettivo di sostenere le imprese, ma anche i lavoratori e le loro famiglie duramente colpite dal forte aumento dei costi energetici.
In particolar modo all’art. 12 Misure fiscali per il welfare aziendale comma 1. Limitatamente al periodo d’imposta 2022, in deroga a quanto previsto dall’articolo 51, comma 3, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale entro il limite complessivo di euro 600,00.
Si modifica l’articolo 51, comma 3 del TUIR, solo per il periodo d’imposta 2022, l’innalzando da 258,23 a 600 euro il valore dei beni ceduti e dei servizi forniti al dipendente che non concorre a formare il reddito.
La novità è che quest’anno, e per il momento solo per quest’anno, rientrano nel beneficio anche le somme erogate o rimborsate dal datore di lavoro ai dipendenti per il pagamento delle bollette domestiche.
Ci sono però delle condizioni: le somme dei valori dei beni ceduti e dei servizi forniti; quindi, anche il rimborso delle utenze domestiche devono essere percepiti entro 12 gennaio 2023 per poter ricadere nell’anno d’imposta 2022 come prevede la norma.
Va ribadito con forza che la norma riguarda tutti i lavoratori dipendenti, privati e pubblici.
La FLC CGIL ha aperto una campagna in tutti gli atenei perché questi benefici siano riconosciuti a tutto il personale contrattualizzato. Gli atenei, nostri datori di lavoro, devono mostrare un significativo atto di attenzione verso i propri dipendenti che, come tutti i lavoratori, stanno subendo un pesante attacco al proprio potere d’acquisto dovuto principalmente al forte aumento dei costi energetici.
In molte università è partita la discussione in merito: a Padova e al Politecnico di Torino la contrattazione è già giunta ad un positivo accordo che garantisce la quota di 600 euro a tutto il personale; a Verona, Udine, Roma 3, Pescara e Chieti la trattativa è in fase avanzata.
Ricordiamo ancora una volta che per usufruire dei benefici previsti nel DL 115 i rimborsi delle utenze tecniche, per ricadere nell’anno d’imposta 2022, devono essere percepiti dal lavoratore dipendente al massimo nello stipendio di dicembre. I tempi sono stretti, ma l’obiettivo è perseguibile da tutti.
La FLC CGIL è disponibile a garantire consulenza per le RSU che avessero necessità di maggiori informazioni per concludere al meglio le trattative.
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