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Contratto AFAM 2006/2009, i sindacati ottengono risorse finanziarie aggiuntive

Chiusa le vertenza, riparte la trattativa.

18/02/2010
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FLC CGIL CISL UNIVERSITA’ UILPA UR AFAM
CONFSAL SNALS UNIONE ARTISTI UNAMS

I Sindacati FLC CGIL, CISL UNIVERSITA’, UILPA UR AFAM, CONFSAL SNALS e UNIONE ARTISTI UNAMS, dopo tre giorni di estenuante e durissimo confronto con il Ministero, esprimono soddisfazione per la conclusione positiva della vertenza.

I Sindacati hanno ottenuto dalla Parte Pubblica le risorse aggiuntive necessarie per il rinnovo del CCNL 2006/2009 e I biennio economico 2006/2007, condizione indispensabile per la ripresa della trattativa presso l’ARAN.

Inoltre, è stato chiesto ed ottenuto che siano attivate con procedura d’urgenza tutte le formalità necessarie per l’emanazione dell’atto di indirizzo per il II biennio economico 2008/2009 in modo che si arrivi a chiudere il quadriennio 2006/2009 anche per gli aspetti economici.

Il risultato ottenuto è frutto dell’ostinato impegno unitario che ha “costretto” il Ministero a prendere maggiore coscienza dei problemi e delle peculiarità delle Accademie, dei Conservatori di Musica, degli Istituti Musicali Pareggiati e degli Istituti Superiori per le Industrie Artistiche.

La discussione, in alcuni momenti, è stata particolarmente intensa e “vivace” poiché a più riprese la Parte Pubblica intendeva vincolare l’esito della conciliazione destinando parte delle risorse aggiuntive, necessarie per chiudere un contratto che langue da cinquanta mesi, alla “nascita” degli istituendi licei musicali.

I Sindacati, concordi, hanno respinto con determinazione la proposta asserendo che il rinnovo del contratto deve trovare dignitosa ma soprattutto autonoma conclusione poiché si tratta di una scelta qualificante per la riforma dell’AFAM ancora in corso e finora attuata a costo zero per lo Stato. Si sono dichiarati disponibili ad affrontare in un secondo momento le problematiche inerenti alle convenzioni previste dai decreti della scuola secondaria e le loro implicazioni con i Conservatori.

Anche in questo caso si tratta di una richiesta unitaria che nasce da una basilare considerazione: dopo dieci anni dall’approvazione della legge 508 e il mare magnum delle sperimentazioni, è giunto il momento di concludere il processo di riforma per tutti i settori dell’AFAM e definire il quadro normativo in modo che i titoli di studio rilasciati dal sistema abbiano pieno riconoscimento.

Si è unanimemente condiviso che il grande patrimonio artistico e culturale rappresentato dal comparto dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, più volte evocato nelle innumerevoli dichiarazioni di intenti pronunciati dai Governi di turno, non possa e non debba permanere nell’ombra ma debba avere pieno riconoscimento quale sistema qualificato e in grado di rispondere agli obiettivi e alle aspettative di futuro professionale dei giovani che frequentano le accademie, i conservatori di musica, gli istituti musicali pareggiati, gli I.S.I.A. e per questo va portato a compimento il quadro normativo che lo renda possibile.

Roma, 16 febbraio 2010

Le Segreterie Nazionali