CISL-UNIVERSITÀ: Comunicato delle Segreteria Nazionale e del Coordinamento Docenti sul ddl sullo stato giuridico dei Ricercatori universitari
Registriamo da diverse parti fortissime resistenze contro il ddl sulla istituzione della terza fascia del ruolo dei professori universitari in corso di discussione e approvazione presso la Commissione VII del Senato.
Comunicato sul ddl sullo stato giuridico dei ricercatori
Registriamo da diverse parti fortissime resistenze contro il ddl sulla istituzione della terza fascia del ruolo dei professori universitari in corso di discussione e approvazione presso la Commissione VII del Senato. Queste azioni di disturbo, che rischiano di penalizzare ancora una volta i ricercatori universitari senza dare risposta ad una vicenda che si trascina ormai da due decenni, pongono in essere un danno per il progresso dell'Università.
Facciamo rilevare con disappunto che:
1) il Governo, per voce del Sottosegretario del MURST con delega all'Università, On.le Guerzoni, si era impegnato nel dare impulso all'azione legislativa per l'istituzione della terza fascia in tempi brevi, per evitare evidenti discriminazioni rispetto alla soluzione individuata per i tecnici laureati e in considerazione del fatto che il provvedimento si pone come la premessa necessaria per affrontare il problema dello stato giuridico della docenza;
2) il ritardo nell'attribuire uno stato giuridico ai ricercatori universitari si trascina da diciotto anni, durante i quali le Università, per rispondere alle accresciute esigenze, hanno fatto ricorso all'utilizzazione dei ricercatori, disegnandone materialmente le caratteristiche di stato giuridico con l'attribuzione di funzioni didattiche;
3) è di tutta evidenza che la nuova organizzazione della didattica, sulla quale il MURST si è impegnato, esige l'imprescindibile impiego di tutte le risorse umane presenti nelle Università;
4) la legge sullo stato giuridico si rende, inoltre, necessaria, per l'ineluttabile necessità di dare conferme ai cambiamenti nel governo diffuso delle Università realizzatosi con l'approvazione degli statuti, espressione di una autonomia prima incoraggiata e poi censurata (anche attraverso l'intervento della magistratura).
È urgente, pertanto, rendere esplicito il sostegno all'azione legislativa contro ogni iniziativa volta a mortificare il processo di cambiamento nel sistema universitario. La CISL Università conferma l'impegno nella necessaria riforma del sistema universitario, per renderlo moderno e al passo con le dinamiche europee, e invita formalmente il Ministro URST, il Senato, le forze politiche e i gruppi parlamentari a dare concretezza agli impegni assunti, disponibili a ogni forma di dialogo e confronto. Ogni tatticismo tendente a ritardare ulteriormente l'approvazione del ddl ci indurrà ad attivare ogni forma di mobilitazione e di protesta.
Fin d'ora la CISL Università chiama alla mobilitazione tutto il personale docente dell'Università indicendo - insieme alle altre Organizzazioni Sindacali - assemblee e incontri di confronto in tutti gli Atenei per il giorno 2 febbraio 1999, invitando i ricercatori in particolare a sostenere lo sforzo che le OO.SS., e la CISL per sua parte, stanno producendo sulla fondamentale questione dello stato giuridico della docenza.
SEGRETERIA NAZIONALE CISL Università
COORDINAMENTO AREA DOCENTI
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